Negli ultimi anni, la Generazione Z ha emergere come protagonista nel plasmare nuove abitudini di consumo, specialmente nel settore delle bevande. Tra le tendenze più in voga, il fenomeno dello zebra striping si distingue come un esempio emblematico di come i giovani stiano rivoluzionando il modo di socializzare e bere. Questa pratica consiste nell’alternare bevande alcoliche e analcoliche durante le stesse occasioni di consumo, un approccio che risponde alle esigenze di un pubblico sempre più consapevole. Secondo un report di Distill di Diageo, si prevede che questa tendenza diventerà una delle pratiche più diffuse entro il 2025.
Fino a poco tempo fa, l’unico accompagnamento non alcolico tra un drink e l’altro era rappresentato dall’acqua. Tuttavia, con la crescente disponibilità di bevande a bassa gradazione e completamente analcoliche, i consumatori possono ora mantenersi idratati e soddisfare il palato senza compromettere il proprio benessere. Lo zebra striping si distingue per la sua capacità di mitigare gli effetti negativi dell’alcol, come la disidratazione e l’ubriacatura, promuovendo un approccio più equilibrato al bere sociale.
Il termine “zebra striping” ha probabilmente avuto origine nel Regno Unito tra il 2023 e il 2024. Sebbene sia relativamente recente, affonda le radici in pratiche più antiche. La rapida diffusione di questo trend è legata al boom delle bevande no-low, che sta vivendo un costante incremento. Secondo i dati di Waitrose, le vendite di bevande no-low hanno registrato un aumento del 20% nel 2024. Sarah Holland, buyer di Waitrose, ha dichiarato che questo fenomeno è sintomo di un cambiamento significativo nelle preferenze dei consumatori.
Lo zebra striping ha trovato un pubblico particolarmente ricettivo tra i giovani sotto i 24 anni, noti per il loro atteggiamento “sobrio e curioso”. Un sondaggio condotto dalla società inglese Kam ha rivelato che quasi l’80% della Gen Z nel Regno Unito alterna regolarmente bevande alcoliche e analcoliche durante le uscite, un dato che supera il 66% delle generazioni più adulte. Inoltre, un quarto dei consumatori adulti ha adottato questa pratica come strategia per prevenire l’ubriacatura. Questo trend non è solo un modo per limitare gli effetti dell’alcol, ma rappresenta anche una nuova forma di socializzazione che enfatizza l’esperienza e il benessere.
Questo fenomeno si inserisce in un panorama di consumo che valorizza sempre più la sostenibilità e il benessere personale. Eventi come il Dry January, che incoraggia le persone a astenersi dall’alcol per un mese, e il continuo lancio di nuove etichette no-low testimoniano come il mercato sia pronto ad accogliere una generazione che desidera bere in modo più consapevole. La Gen Z è particolarmente attenta alle questioni di salute e sostenibilità, e il loro approccio al bere riflette questa consapevolezza.
Con lo zebra striping, la Gen Z non solo conferma la sua attenzione verso uno stile di vita equilibrato, ma dimostra anche il suo impatto nel ridefinire le dinamiche del mercato delle bevande. Le aziende stanno rispondendo a questa domanda crescente con un’ampia gamma di opzioni no-low, che spaziano da cocktail analcolici a birre e vini a bassa gradazione. Questo non solo offre ai consumatori più scelte, ma incoraggia anche un dialogo più ampio sulle pratiche di consumo responsabile.
La combinazione di innovazione e consapevolezza ha aperto la strada a una nuova era del bere, in cui il piacere e la salute possono coesistere. Con la crescente popolarità dello zebra striping, il 2025 si preannuncia come l’anno in cui questa tendenza non sarà più solo un’eccezione, ma una consuetudine globale. I giovani stanno non solo ridefinendo le regole sociali, ma anche contribuendo a un cambiamento culturale che abbraccia la salute, la sostenibilità e l’innovazione.
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