Il Vespaiola è un vitigno a bacca bianca, autoctono della zona del vicentino, in particolare del paese di Breganze. Il nome è riferito alla predilezione delle vespe per bacche mature e zuccherine. Le uve del Vespaiola sono vinificate per produrre vini bianchi fermi, vini spumante o passiti.
Il Vespaiola è un vino secco e beverino, mentre come vino dolce passito ha una grande struttura e intensità: le uve vengono fatte appassire per mesi in grappoli appesi e annodati. Il nome del passito, Trocolato, deriva proprio dall’aggettivo che significa “ritorto”. Il passito è perfetto abbinato alla pasticceria secca, in particolare con crostate di frutta. Può essere abbinato anche a formaggi erborinati. Bianchi e spumanti sono invece ideali per un aperitivo o con piatti a base di pesce e molluschi.
Il vitigno Vespaiola compare per la prima volta nelle testimonianze nel 1200, nella zona del vicentino, ma con tutta probabilità era già conosciuto in precedenza. Nel 1200 però, il Podestà di Vicenza volle avviare opere di disboscamento per creare vigneti dove poter coltivare questo vino. Papa Clemente VII inoltre, scelse il vino cosiddetto “Bresparolo”, ottenuto dal vitigno Vespaiola, come regalo per il re Carlo V, che aveva soggiornato nella zona del vicentino.
Esistono documenti che segnalano la diffusione del vitigno Vespaiola in questi luoghi, ma anche la predilezione per la tipologia di passito che se ricava. Il vino dolce passito ottenuto dal vitigno è ancora oggi simbolo dell’enologia del posto, vino per le feste e le occasioni importanti.
Tuttavia, è solo nel secondo dopoguerra che il Vespaiola ha trovato la sua vera affermazione, nonostante la sua lunga storia e fortuna nella tradizione. I viticoltori e produttori locali hanno contribuito al miglioramento del livello dei vini prodotti da questo vitigno, che nel 1969 ha ottenuto il riconoscimento DOC Breganze.
Il Vespaiola ha un grappolo piccolo dalla forma cilindro-conica un po’ allungata, e spesso presenta un’ala pronunciata. Gli acini hanno dimensioni medie e hanno un coloro che tende al dorato. La buccia è pruinosa ma con una polpa molto succosa e zuccherina. Il vitigno predilige terreni vulcanici, tipici del vicentino, e il completo sviluppo dei suoi aromi fruttati e floreali sono favoriti dal clima temperato della zona.
Dalle uve Vespaiola si ottiene un vino color giallo paglierino con riflessi verdognoli, il profumo intenso e sentori di mandorla. Predomina al gusto la freschezza, data dall’acidità delle uve. Si tratta di un vino persistente, aromatico, e con una buona predilezione all’invecchiamento. Dopo due anni assume sentori di mela cotogna e note minerali.
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