Vitigno Moscato Bianco, storia e caratteristiche

Il moscato bianco è appartenente alla famiglia dei Moscati. Vitigno aromatico per eccellenza, è una delle varietà di vitigni più antiche esistenti al mondo, anche i Greci ne fanno menzione coltivando la Anathelicon moschaton, mentre per i Romani era l’Apiana.

La storia

L’uva Moscato pare essere la più antica di quelle coltivate in Italia e molte testimonianze ne attestano la presenza già ai tempi degli antichi Greci e Romani, che accompagnavano le libagioni con il Muscatellum. Il vitigno arrivò in Italia con i coloni greci che lo diffusero attraverso il trasporto di semi e tralci; i Romani, in seguito, grazie alle loro conquiste, lo diffusero in tutta Europa. I documenti più antichi che citano la coltivazione del Moscato in Piemonte sono dei primi anni del 1300.

Bottiglie di vino bianco
Foto da Unsplash @Max Anderson

Il nome “Moscato” significa “profumato” (da muscum, cioè muschio). In Piemonte, verso la fine del XIX secolo, era prodotto a quintali e si iniziò anche la sua spumantizzazione (Moscato Champagne). Le bottiglie usate erano chiamate Asti pesanti perchè molto resistenti alla pressione e le cantine dove erano accatastate erano percorse da uomini protetti da grembiuli di cuoio e da maschere da scherma, per proteggersi da vere e proprie esplosioni di bottiglie dovuta ad una rifermentazione in bottiglia incontrollata.

Asti si caratterizzò come capitale storica del Moscato bianco coltivato in Piemonte. Canelli invece, città dalle forti radici enologiche, divenne l’altro punto di riferimento per il Moscato, identificando con il proprio nome il marchio di tutela per questo vino.

Calici di bianco
Foto da Unsplash @Anastasiia Rozumna

Le caratteristiche

Il grappolo del moscato è di media taglia, ha forma cilindrica leggermente allungata ed è compatto o mediamente compatto e dotato di ali. L’acino ha grandezza media di forma sferoidale o leggermente appiattita, con una buccia sottile e poco pruinosa. Il colore della buccia è generalmente giallo verdastro ma può diventare giallo dorata se i grappoli sono stati esposti molto al sole.

Il moscato è un vitigno produttivo, costante ed ha una maturazione medio-precoce con vendemmia nella seconda decade di settembre. Uno dei problemi di questo vitigno è che i grappoli sono molto zuccherini e aromatici ed attirano molti insetti, tra cui vespe ed api.

I vini del Moscato bianco sono vini molto aromatici, leggeri ed eleganti, dotati di buona freschezza, con note floreali e di agrumi e salvia. Sono che non hanno mai una struttura mastodontica, anzi, si contraddistinguono per la loro leggerezza. Sono vini eleganti, con ottima acidità e una mineralità appena accennata

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