Vino, tra quelli italiani qual è il più esportato al mondo?

La Penisola può contare su tantissime etichette prestigiose, ma ce n’è una in particolare che nel 2023 ha conquistato il cuore dei wine lovers

Quando si parla di vino, l’Italia non teme rivali. Nella Penisola ci sono tantissime specialità, dal Barolo all’Amarone della Valpolicella, e sono particolarmente apprezzate anche al di fuori dei confini nazionali. Di fronte a tante etichette prestigiose può venire spontaneo chiedersi quale sia quella più amata all’estero, la vera regina delle esportazioni. La risposta a questa domanda si trova all’interno del rapporto Situazione congiunturale del settore vino in Italia nel 2024 ed esigenze rispetto alle traiettorie future, realizzato da Ismea nell’ambito della Rete Rurale Nazionale (RRN) e pubblicato a gennaio 2025.

La crescita delle esportazioni

Dal report emerge che nel corso del 2023 l’Italia è riuscita a superare la Spagna per quanto riguarda i volumi dell’export dei vini e si è piazzata sul secondo gradino del podio, dopo la Francia, in termini di valore. Si tratta di un risultato importante, soprattutto considerando le turbolenze che l’intero settore del vino ha dovuto affrontare negli scorsi mesi, legate anche a gravi problemi come i cambiamenti climatici e i parassiti della vite. Vari vini hanno conosciuto una crescita importante in termini di esportazioni, ma il vero re dell’export è il Prosecco, la cui domanda è stata elevata soprattutto nei mercati anglosassoni e nordamericani.

Perché il Prosecco piace così tanto?

Il successo del Prosecco non dipende solo dalla sua qualità (che non è mai stata messa in discussione), ma anche dai cambiamenti per quanto concerne le abitudini di consumo degli italiani, che rispetto al passato mostrano una maggiore preferenza per gli spumanti freschi e dal profilo aromatico versatile rispetto ai classici rossi.

Una bottiglia di Prosecco e dei bicchieri
Una bottiglia di Prosecco e dei bicchieri | Pixabay @Kees Koertshuis – Vinamundi.it

Le nuove preferenze sono del tutto in linea con quelle presenti nel mercato globale, dove l’interesse per i vini a bassa gradazione alcolica e per quelli biologici e sostenibili è sempre più elevato. Le nuove generazioni mostrano un’attenzione sempre maggiore all’origine e all’impatto ambientale dei prodotti consumati, il che sta avendo un impatto importante sulle strategie (comunicative e di produzione) delle aziende attive nel settore dell’enoturismo. Un altro fattore da non trascurare è l’incremento delle superfici vitate ristrutturate: grazie agli incentivi pubblici sono stati rinnovati circa 330mila ettari di vigneti.

L’importanza del settore vitivinicolo per l’economia italiana

In generale, per l’economia italiana il settore vitivinicolo è importantissimo. Ogni anno vengono prodotti in media 47 milioni di ettolitri di vino, ben 22 milioni dei quali vengono esportati. Questi numeri rendono l’Italia il primo Paese produttore di vino in tutto il mondo.

Le sfide del mercato del vino

Il mercato del vino è in continua evoluzione e ci sono sempre nuove sfide da affrontare. Nel corso del 2023 il commercio globale del vino ha subito un calo in volume e valore per via della riduzione dei redditi reali, dell’eccesso di scorte nel periodo successivo alla pandemia e dei cambiamenti nelle preferenze dei consumatori. Questi fattori hanno portato a una riduzione delle esportazioni mondiali in volume che sono scese sotto la soglia dei 100 milioni di ettolitri, il 6% in meno rispetto al 2022. Invece, le esportazioni in valore si sono attestate a 36 miliardi di euro, il 4,7% in meno rispetto al 2022.

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