È stata approvata dalla Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo all’unanimità la nuova regolamentazione UE su DOP e IGP che riguarda la tutela delle indicazioni geografiche.
In sintesi, l’importanza del progetto va individuata nel rafforzamento del ruolo dei Consorzi di tutela, nell’aumentata protezione delle IG anche in relazione alle menzioni tradizionali, nella semplificazione delle procedure e nell’introduzione del tema della sostenibilità, non solo ambientale, nelle filiere.
“Nel testo adottato abbiamo introdotto l’obbligo di indicare sull’etichetta di qualsiasi prodotto DOP e IGP il nome del produttore e, per i prodotti IGP, l’origine della materia prima principale” dichiara Paolo de Castro, “Non solo: su spinta dei nostri produttori di qualità abbiamo potuto eliminare quelle falle del sistema che consentono di sfruttare indebitamente la reputazione delle nostre indicazioni geografiche, come nel caso dell’aceto balsamico sloveno e cipriota, o addirittura del Prosek made in Croazia. In particolare, è stato chiarito come menzioni tradizionali come Prosek non possano essere registrate, in quanto identiche o evocative di nomi di DOP o IGP”
Il ruolo dei Consorzi di tutela
In questa partita giocheranno un ruolo fondamentale i Consorzi di tutela, i quali collaboreranno concretamente con il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle foreste per prendere parte a iniziative di promozione internazionale che possano essere ulteriore leva di crescita molto importante.
Iniziativa che può dare già, nel breve periodo, dei riscontri tangibili alle DOP e IGP italiane, in particolare alle filiere di piccole dimensioni.
L’Osservatorio Qualivita della Fondazione anonima, solo nel 2022, ha contato oltre 230 eventi organizzati dai Consorzi di tutela fra degustazioni, visite outdoor, festival e iniziative che hanno risposto alla richiesta dei cittadini di esperienze vere nei territori del cibo e del vino.
In molti casi sono proprio le piccole filiere, che più di altre hanno subito gli effetti legati alla pandemia e alla contrazioni di alcuni canali distributivi, a essere riuscite a dare una risposta concreta attraverso iniziative di vendita diretta e incoming turistico offrendo esperienze enogastronomiche qualificate.
A questo si aggiungono altri aspetti positivi legati al coordinamento dei Consorzi di tutela, dalla formazioni di un consumatore consapevole attraverso attività esperienziali, capaci di trasferire tutti i valori della filiera come il know how, i fattori ambientali, il patrimonio artistico e culturale o quello storico e sociale fino all’introduzione di una gestione sostenibile coordinata sul territorio in grado di salvaguardare le risorse naturali degli areali.
Prosecco DOC leader del vino italiano nel mondo
Dal mondo consortile del vino arriva un plauso da Stefano Zanette, presidente del Consorzio di Tutela della DOC Prosecco che tutela la denominazione che, in questi anni, è diventata leader del vino italiano.
“Mi fa piacere condividere pubblicamente, anche con coloro i quali si erano inizialmente dichiarati contrari, i plausi che ora giungono da più parti alla relazione, approvata oggi dalla Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo, relativa alla nuova regolamentazione Ue sulle DOP e IGP. Spero questo faciliti il percorso di approvazione definitiva della riforma, iniziativa che fino a ieri vedeva tanti, troppi distinguo mentre oggi, stando ai lanci stampa, sembrano essere tutti rientrati” afferma Zanette.
“Un sentito ringraziamento, a nome mio personale e di tutta la filiera produttiva del Prosecco, lo devo alla Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo che alla fine ha approvato all’unanimità la relazione dell’onorevole Paolo De Castro, al quale va riconosciuto il grande merito di essere riuscito, non senza fatica, a condurre in porto il risultato. Un ringraziamento, infine, a tutti coloro i quali – associazioni di categoria, organismi di rappresentanza, consulenti, istituti universitari e assistenti parlamentari – hanno collaborato con il nostro Consorzio nell’avanzare proposte di miglioramento del testo base e a favorire il consenso necessario all’approvazione ”.