È il primo vino dell’anno, disponibile a inizio novembre, ed è considerato il “vino delle caldarroste”. Un vino semplice, ma molto profumato e saporito, che porta il buonumore. Stiamo parlando del vino novello, che non è assolutamente da confondere con il “vino nuovo”, con cui ci si riferisce al vino non ancora invecchiato ma che può essere sottoposto a un processo di invecchiamento. Il suo nome deriva dal francese vin nouveau ed è nato in Francia. Ma cos’è esattamente? “La qualificazione di “novello”, regolamentata da un decreto del 1992, può essere attribuita solo a vini I.G.T. e V.Q.P.R.D. bianchi o rossi leggeri, prodotti con la tecnica della macerazione carbonica per essere imbottigliati e immessi sul mercato immediatamente dopo la vendemmia e comunque entro il 31 dicembre dello stesso anno. In Italia, per chiamarsi novello, un vino può essere fatto anche solo con il 30% di uve sottoposte a macerazione carbonica. Ecco 10 vini novelli da provare.
Terrazze della Luna di Cavit dal Trentino Alto Adige
Tra i novelli migliori prodotti in Italia c’è anche Terrazze della Luna di Cavit, prodotto dal Teroldego, considerato uno dei vitigni che meglio si presta al novello. Si riconosce per il sapore delicato e dolce e per il profumo che ricorda il lampone. Si sposa con i piatti autunnali, come primi con funghi, arrosti, formaggi stagionati e castagnaccio.
Novello Cantina Pizzolato dal Veneto
Novello Cantina di Pizzolato, è un vino bio, vegano, senza solfiti e prodotto da uve resistenti. Con profumi di viola, mirtillo e dal colore intenso con riflessi violacei, viene prodotto in Veneto ed è ideale da accostare a prodotti tipici autunnali, come risotto di zucca, caldarroste e piatti a base di funghi e zucca.
Teroldego di Zeni dal Veneto
Sempre in Veneto viene prodotto il Teroldego di Zeni.
Un vino novello che si riconoscere per il suo gusto alla ciliegia matura e il suo sapore intenso di marasca.
Fiori d’inverno di Cavit dal Trentino Alto Adige
In Trentino Alto Adige viene prodotto anche Fiori d’inverno di Cavit, un novello che profuma di lampone e fragola, con corpo leggero, ma elegante. Con 70% uve di Teroldego e 30% di Schiava Gentile, si abbina soprattutto con i piatti tipici della tradizione trentina.
Castelnuovo Monferrato Rosso di Terre dei Santi dal Piemonte
Dal Piemonte invece arriva il Castelnuovo Monferrato Rosso di Terre dei Santi, un novello morbido e leggero, con sapore di fiori di campo, ma soprattutto lamponi e more freschi. I produttori consigliano di abbinarlo a castagne, grigliate di carne, salumi cotti, zuppe e bagna caoda.
Beaujolais Marius Michaud dalla Francia
Tra i vini novelli prodotti in Francia, gli intenditori consigliano Beaujolais Marius Michaud, prodotto nel Sud della Borgogna, da vigne ai piedi della montagna. È un vino fresco, color lampone, adatto da abbinare a carni bianche e formaggi regionali.
JP Chenet Primeur dalla Francia
Un altro vino novello francese da provare è il JP Chenet Primeur di color rosso con riflessi violacei, profumato di violette e rose. Si accosta a salumi, insalate e tapas.
Santa Costanza di Banfi dalla Toscana
Tra i novelli toscani troviamo anche il Santa Costanza, un vino dal colore rosso rubino, dal sapore di viola, mora e lampone, con una nota pannosa in chiusura. Perfetto per ogni occasione, è consigliato da abbinare con ribollita o pici al ragù.
Novello di Velenosi dalle Marche
Fiore all’occhiello della produzione di Velenosi nelle Marche, il Novello è un vino fresco e fragrante con sentori di frutti di bosco, fragoline selvatiche e lamponi.
Falò di Lungarotti dall’Umbria
Dal Merlot e Sangiovese in parti uguali, raccolti tra inizio e metà settembre, prende vita il Falò di Lungarotti. Un vino rosso porpora con note violacee, dai sentori di fragola e amarena. È ottimo con tutti i piatti dell’autunno, come caldarroste, cibi cotti alla brace e zuppe di legumi.