Il futuro del vino è indissolubilmente legato alla capacità delle cantine di adattarsi ai cambiamenti tecnologici e di sfruttare le opportunità offerte dalla digitalizzazione. Nonostante la paura che l’intelligenza artificiale possa essere un pericolo per l’industria, essa rappresenta una delle tante opportunità che il settore può cogliere per rimanere competitivo
Il settore vinicolo sta affrontando una crisi legata al calo dei consumi, l’adozione di tendenze detox e timori legati agli effetti dell’alcol sulla salute. Nonostante questi ostacoli, la tecnologia potrebbe essere la chiave per rinnovare e rilanciare l’intero comparto. Un’innovativa risposta arriva dall’intelligenza artificiale (IA), che sta entrando prepotentemente nel mondo del vino, offrendo alle cantine un supporto gratuito e strategico nella comunicazione e nel marketing.
Il consulente virtuale
Il consulente virtuale, creato dall’agenzia francese VitaBella, si propone come una risorsa fondamentale per le aziende vinicole che desiderano rimanere competitive su scala internazionale. L’intelligenza artificiale, basata sulla tecnologia ChatGPT, è un assistente virtuale che aiuta le cantine a pianificare campagne di comunicazione e promozione, ottimizzare i programmi sui social media e trovare i contatti giusti nel mondo del giornalismo e degli influencer.
“Uno strumento gratuito che può aiutare le aziende a crescere a livello internazionale in una fase cruciale per il comparto“, ha dichiarato Guillaume Jourdan, ideatore dell’iniziativa e fondatore di VitaBella, agenzia con 20 anni di esperienza nel settore. Il consulente virtuale non si limita a fornire risposte generiche, ma si adatta alle necessità specifiche di ciascun cliente, aiutando le cantine a definire una strategia comunicativa mirata e a ottenere visibilità sui media.
“La comunicazione è diventata essenziale per la sopravvivenza delle aziende vinicole“, ha spiegato Jourdan. “Il primo problema è che le cantine non sanno come comunicare nel proprio Paese e nei mercati internazionali. Il secondo è che la comunicazione può essere costosa e le cantine non ne hanno i mezzi. Questo assistente virtuale è una soluzione a questi problemi.”
Come funziona
VitaBella ha progettato questo consulente virtuale per fornire un supporto concreto alle aziende vinicole che vogliono migliorare la loro presenza online. Il consulente virtuale è stato istruito con l’esperienza accumulata in anni di lavoro nel mondo del lusso e del vino, ed è in grado di rispondere a domande strategiche sulla gestione della comunicazione. “Più gli parlate del vostro progetto e dei vostri obiettivi, più l’esperto vi darà risposte precise e dettagliate“, ha aggiunto Jourdan. “Sulla base della nostra esperienza, questo agente AI di VitaBella può portarvi molto lontano, ma per farlo è necessario stabilire un vero e proprio rapporto con lui.”
Il funzionamento dell’assistente virtuale è semplice, ma richiede una comunicazione dettagliata e precisa. Non basta chiedere “Voglio comunicare meglio negli USA, chi sono i giornalisti e gli influencer da contattare?”. Per ottenere risposte efficaci, è necessario fornire informazioni approfondite come: “Gestisco una tenuta a XXXX e ho diverse denominazioni, tra cui XXXX. Produco XXXX bottiglie all’anno e ho iniziato a lavorare con XXXX negli Stati Uniti, ma vendiamo solo 3.000 bottiglie e vorrei trovare un modo per incrementare le mie vendite lì.” La qualità della risposta dipende infatti dalla qualità delle informazioni condivise con l’assistente.
“L’intelligenza artificiale sconvolgerà il mondo del vino nei prossimi anni”, afferma un esperto del settore. “Il più spettacolare deve ancora arrivare. Immagina cosa succederà nei prossimi 2 anni!”. “Il mondo del vino non ha altra scelta che muoversi in questa direzione”, sostiene l’esperto. “In momenti come questi, nascono nuove opportunità per gli attori con una vera visione”.
In un settore in crisi, l’intelligenza artificiale può essere l’elemento che consentirà alle cantine di prosperare, riducendo i costi e aumentando l’efficacia delle strategie di marketing. E, come spiega Jourdan, “nessuna cantina può prosperare senza una comunicazione efficace”.