Vino italiano: le nuove tendenze e opportunità nei mercati emergenti

Negli ultimi anni, il vino italiano ha vissuto una trasformazione significativa nei suoi mercati di esportazione. Denis Pantini, responsabile Agrifood e Wine Monitor per Nomisma, offre un’analisi approfondita delle aree geografiche in crescita per l’export e delle nuove tendenze dei consumatori. I mercati emergenti come Asia, Nord America e nuovi territori in Africa e Sud America rappresentano opportunità cruciali per il futuro del vino italiano, che deve affrontare sfide e cambiamenti nei gusti dei consumatori internazionali.

Nel contesto attuale, caratterizzato da una congiuntura economica non particolarmente favorevole, è fondamentale guardare oltre le recenti fluttuazioni e analizzare un periodo più esteso. Secondo Pantini, i mercati emergenti hanno mostrato segnali di crescita negli ultimi 4-5 anni. Tre aree principali si delineano come opportunità promettenti: l’Est Europa, il Sud-est asiatico e il Sud America.

Opportunità nell’est Europa

L’Est Europa, in particolare paesi come Polonia, Repubblica Ceca, Romania e Slovacchia, sta vivendo una crescita economica che si traduce in un maggiore potere d’acquisto. Questo ha portato i consumatori a cercare prodotti di alta qualità come i vini italiani. I vini che stanno guadagnando popolarità includono:

  1. Prosecco
  2. Rossi toscani
  3. Lambrusco

Il Lambrusco, in particolare, si distingue per il suo prezzo accessibile e la facilità di consumo, rendendolo un ottimo ambasciatore del vino italiano nei mercati emergenti.

Crescita nel sud-est asiatico

Il Sud-est asiatico offre un altro panorama interessante. Paesi come Thailandia e Vietnam stanno mostrando una crescente apertura verso i vini italiani. Se in passato la Corea del Sud era un mercato in forte espansione, negli ultimi due anni ha mostrato un rallentamento. Tuttavia, la popolazione di questi paesi è già abituata ai consumi occidentali, il che favorisce l’ingresso di vini italiani. Inoltre, con un PIL pro capite in crescita, il Sud-est asiatico rappresenta un mercato strategico per il futuro.

Sfide e opportunità nei mercati emergenti

In contrasto, la Cina, inizialmente vista come un Eldorado per il vino italiano, ha deluso le aspettative. Dopo un avvio promettente, la pandemia ha interrotto la sua crescita e le prospettive di ripresa a breve termine sembrano incerte. Tuttavia, il Messico e altri paesi sudamericani stanno mostrando un crescente interesse per il vino italiano, con un particolare apprezzamento per i vini frizzanti come il Lambrusco e il Prosecco.

Le tendenze di mercato sono accompagnate da cambiamenti nelle preferenze dei consumatori. Gli spumanti, in particolare, stanno registrando una crescita costante in tutto il mondo. Anche se i vini rossi continuano a essere apprezzati, soprattutto in Cina e nel Sud-est asiatico, i consumatori statunitensi stanno spostando il loro interesse verso vini bianchi e bollicine.

Un altro aspetto interessante è la conoscenza dell’Italia e dei suoi vini nei mercati emergenti. Attualmente, il vino francese continua a dominare, ma i vini italiani come il Lambrusco e il Prosecco stanno guadagnando terreno. I vini toscani, veneti e piemontesi seguono a ruota, ma questi ultimi spesso non riescono a entrare nei mercati emergenti con la stessa facilità, poiché sono percepiti come prodotti di fascia alta.

Lo scenario internazionale, caratterizzato da incertezze geopolitiche e cambiamenti economici, avrà un impatto sul mercato del vino. La possibilità di un ritorno di dazi commerciali negli Stati Uniti, soprattutto sotto la guida di un potenziale ritorno di Trump, rappresenta una preoccupazione per i produttori italiani. Gli Stati Uniti sono storicamente il principale mercato di esportazione per l’Italia, e un intervento protezionistico potrebbe danneggiare le vendite.

Per i piccoli produttori e i produttori di nicchia, ci sono comunque opportunità da esplorare. Secondo uno studio condotto per la Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti (FIVI), i piccoli produttori non si limitano a vendere a livello locale, ma iniziano a guardare anche all’export. Tuttavia, raggiungere nuovi mercati emergenti rappresenta una sfida, data la loro produzione limitata e il rischio di erodere i margini di profitto a causa di costi logistici elevati.

L’enoturismo potrebbe rappresentare una strategia vincente per i piccoli produttori. Situati in zone di grande bellezza e pregio, i vignaioli indipendenti possono attrarre visitatori che cercano esperienze autentiche legate al vino. L’alta qualità dei loro prodotti e l’attenzione alla sostenibilità possono fare la differenza, fornendo un valore aggiunto che attira i consumatori nei mercati emergenti.

In questo contesto, è cruciale continuare a monitorare le tendenze di mercato e le preferenze dei consumatori. La capacità di adattarsi alle nuove richieste e di cogliere le opportunità nei mercati emergenti sarà fondamentale per il futuro del vino italiano, consolidando la sua posizione a livello globale e assicurando una crescita sostenibile nel tempo.

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