L’Osservatorio di Unione italiana vini (Uiv) ha fatto un’analisi precisa di quelli che sono stati i consumi di vino in Italia nell’ultimo anno, da cui sono emersi due elementi principali:
Ma vediamo più approfonditamente qual è lo scenario che dipingono questi dati e come si sta evolvendo il consumo di vino all’interno del nostro paese.
Il dato più interessante emerso dalla panoramica rilasciata dall’ Osservatorio di Unione italiana vini è che la domanda da parte delle consumatrici è cresciuta del 10% nell’ultimo anno e questo fa riflettere su come il mercato del vino stia andando colorandosi sempre più di rosa.
Come aumentano le consumatrici di vino, aumentano anche le donne produttrici. Vi ricordiamo ad esempio la realtà di Donne del vino, un esempio di come la l’accostamento donne e vino sia sempre più reale e quanto in realtà l’intero mercato del vino, non solo quello legato al consumo e alle vendite, sia sempre più strettamente collegato con l’universo femminile.
Stando a quanto raccolto, i consumatori quotidiani di vino sono scesi a 11,7 milioni, ovvero sono diminuiti di 400mila rispetto all’anno precedente, mentre i consumatori abituali restano gli over 64, che continuano a costituire il 40% del totale. La Generazione X invece rappresenta solo il 4,4 % dei consumatori quotidiani.
Questo non è indice di un declino, ma semplicemente di un cambiamento delle abitudini. Non è detto che le nuove generazioni apprezzino di meno il vino, ma semplicemente potrebbero decidere di berlo in determinate occasioni, concedendosi bottiglie di un certo calibro all’occorrenza, invece di ripiegare su proposte più semplici da supermercato pur di berlo ogni giorno.
Pare che a livello geografico il primato spetti all’ Emilia Romagna, che presenta appunto un 61,3% di bevitori, seguita a ruota dalla Valle d’Aosta, dalla Toscana e dal Veneto. Ma la maggior crescita di consumatori la troviamo nella provincia di Trento, con un +11%.
Nonostante le oscillazioni e i cambiamenti, il vino resta parte integrante della nostra cultura e delle nostre abitudini di vita. Il fatto che i dati ci mostrino un panorama attuale differente dai precedenti non deve preoccupare, ma solo darci un’idea delle forme che il mercato del vino potrebbe o dovrebbe assumere in futuro per andare in contro alle esigenze di bevitori e bevitrici.
Lamberto Frescobaldi, presidente di Uiv, ha commentato questo cambio di rotta in modo favorevole:
“Le nuove rilevazioni confermano una volta di più lo straordinario rapporto degli italiani con il vino: cambiano le abitudini, ma probabilmente l’attuale approccio è ancora più stimolante rispetto alle motivazioni di un tempo. Oggi la domanda è maggiormente legata al piacere e alla condivisione che non all’abitudine, e questo penso sia una prova di maturità importante che conferma come il vino sia sinonimo di moderazione”.
Insomma, nuove abitudini forse, ma stessa voglia di condividere momenti unici brindando con un buon calice di vino.
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