Scegliere una bottiglia di vino prestigioso e sentire al tatto non il classico vetro, ma dell’alluminio.
È questo il futuro? No, è già il presente.
Negli Stati Uniti d’America Bogle Family Wine Collection ha lanciato una nuova linea chiamata Element[AL], in cui il vino viene protetto proprio in bottiglie di alluminio.
Vino in bottiglie di alluminio, la novità dagli USA
Chardonnay, rosé, pinot grigio e pinot nero in bottiglie di alluminio.
Sono questi i quattro vini che l’azienda vinicola Bogle Family Wine Collection ha deciso di includere nel progetto Element[AL], dove il termine “AL” tra parentesi quadre richiama il simbolo chimico dell’alluminio.
Un’audace novità frutto di tre anni di studio mirati alla creazione di un nuovo tipo di packaging.
L’obiettivo dell’azienda statunitense era quello di realizzare bottiglie più sostenibili rispetto alle classiche in vetro, così da poter attrarre una clientela giovane e sempre più sensibile all’impatto ambientale.
Non solo. L’alluminio permette anche di produrre delle bottiglie decisamente meno pesanti (un bel vantaggio pratico), senza rinunciare all’estetica.
Le bottiglie Element[AL] presentano quindi delle caratteristiche distintive che le rendono uniche nel loro genere.
Parliamo infatti di bottiglie leggermente più corte e snelle rispetto a quelle in vetro e, soprattutto, estremamente più leggere.
Le bottiglie in alluminio pesano infatti soltanto 90 grammi, rispetto ai 500 grammi medi di una bottiglia in vetro da 750 ml.
Una caratteristica che rende il trasporto più agevole e consente anche di stoccare più facilmente le bottiglie in uno spazio limitato.
Inoltre, nelle bottiglie Element[AL] il classico tappo in sughero è sostituito da un tappo a vite e il corpo è impreziosito da un’etichetta impressa direttamente sulla bottiglia stessa, attraverso uno stampaggio a colori su fondo bianco a 360°.
Il vantaggio dell’alluminio
Alle prime analisi, non sembra che l’alluminio influisca in nessun modo sulla qualità del vino, almeno nel breve periodo.
Ciò significa che il vino non subisce variazioni, sebbene sia ancora da studiare l’impatto dell’alluminio sul liquido a lungo termine (deve ancora essere valutato se tali bottiglie sono adatte per contenere vini destinati a una lunga conservazione).
Bogle Family Wine Collection, in ogni caso, ha operato una scelta intelligente, decidendo di imbottigliare nell’alluminio quattro vini il cui consumo è immediato (in media entro un anno dall’imbottigliamento).
Già lampanti sono invece i vantaggi in termini pratici.
Grazie all’alluminio è possibile, per esempio, stoccare il 43% in più di bottiglie in un camion di medie dimensioni, con un peso inferiore del 3% rispetto alla versione con meno bottiglie di vetro nello stesso volume. Un aspetto che facilita anche le spedizioni via nave.
Un altro vantaggio significativo riguarda poi il riciclo della materia prima: il processo richiede solo il 5% dell’energia necessaria per produrre una bottiglia di alluminio rispetto alla sua prima creazione in vetro.
Si tratta di un aspetto di particolare rilievo, considerando che il vetro, sebbene sia riciclabile all’infinito, è estremamente dispendioso dal punto di vista energetico sia durante la sua fabbricazione iniziale che nei cicli di riciclo successivi.
Alcune stime indicano infatti che proprio il vetro è la principale fonte di emissioni associate alla filiera e rappresenta, in totale, i due terzi delle emissioni.
Ne consegue che, una bottiglia di alluminio, con la stessa possibilità di riciclo, potrebbe avere un impatto ambientale complessivamente migliore rispetto a una bottiglia di vetro.
Non va poi dimenticato che molti Paesi dispongono già di sistemi efficienti di raccolta e riciclo dell’alluminio, aspetto che elimina la necessità di dover creare nuove infrastrutture per gestire lo smaltimento di questo materiale.
“Ci siamo impegnati a trovare un modo per ridurre drasticamente l’impronta di carbonio delle tradizionali bottiglie di vino, in un modo che fosse ancora in contatto con i consumatori”.
È quanto è stato raccontato da Jody Bogle, Vicepresidente delle relazioni con i consumatori di Bogle Family Wine Collection.
“Element[AL] è molto più che il semplice lancio di un nuovo marchio di vino, è l’inizio di un nuovo modo di pensare per l’industria del vino negli Stati Uniti d’America”.
Ha anche aggiunto, facendo intendere come l’azienda punti fortemente su questa innovazione, credendo che possa essere il futuro.
Pareri già favorevoli
Bogle Family Wine Collection prevede di completare il lancio delle bottiglie Element[AL] a livello nazionale negli Stati Uniti d’America e a livello internazionale entro il 2024.
L’obiettivo è quello di imporsi come una novità di grande rilievo sul mercato e l’aver già raccolto dei pareri positivi viene letto come un dato sicuramente incoraggiante.
L’azienda ha infatti condotto dei focus group nelle città di Chicago e Los Angeles, riscontrando un parere favorevole soprattutto tra i giovani.
Superata una certa diffidenza iniziale nei confronti del concetto di vino in bottiglie di alluminio e una volta mostrate le bottiglie reali e spiegati i loro vantaggi principali, si è notata una grande apertura e curiosità da parte di chi è solito acquistare questo prodotto.
È giusto sottolineare però che è ormai da qualche anno che si nota una lenta, ma costante, crescita del mercato del vino in lattina, il quale prevede sempre l’utilizzo dell’alluminio.
Secondo alcune stime, entro il 2028 questo settore, attualmente di dimensioni limitate, potrebbe addirittura raggiungere un valore globale di 371 milioni di dollari, con una crescita del 13% rispetto al 2021.
Una crescita sicuramente interessante e di cui tenere conto.
Va anche detto che il costo dei nuovi vini in bottiglie di alluminio è leggermente superiore rispetto a quelli in bottiglie di vetro, con un prezzo medio di circa 17 dollari a bottiglia per i quattro vini proposti da Bogle Family Wine Collection (poco meno di 16 euro).
Un aspetto che si lega banalmente a una questione di economia di scala.
Più in fretta si diffonderanno e verranno acquistate, più il prezzo delle bottiglie di vino in alluminio calerà.
Per il momento, l’inizio è comunque incoraggiante.
L’alluminio sta dimostrando di poter essere davvero un materiale utile per stoccare il vino e per permetterne la distribuzione al grande pubblico.
Non resta che vedere quanto tempo ci metteranno queste nuove bottiglie per imporsi sul mercato.