Vino e sport sono un binomi decisamente tra i più discussi: molti non associano questa bevanda ad uno stile di vita salutare, ma la realtà é un’altra.
La preziosa bevanda alcolica sembra esistere da sempre e i suoi amanti sono sparsi in tutto il mondo. Ma chi l’ha inventata? In realtà, ci sono tante credenze sulla creazione del vino, ma gli esperti affermano che i primi resti di questa sostanza alcolica sono stati trovati nel Caucaso, e risalgono a circa 10.000 anni fa. La prima giara di vino, invece, è stata trovata in Iran in un villaggio del neolitico dell’anno 5.100 a.C., quindi oltre 7000 anni fa.
Per quanto riguarda la casa vinicola più antica, gli archeologi l’hanno trovata in Armenia in un posto che risale all’anno 4.100 a.C. Il vino, come tutti sanno, ha acquisito una grande importanza e presenza nella vita quotidiana, soprattutto grazie agli antichi greci e ai romani che hanno saputo creare la cultura del vino, che vive tuttora nella società moderna.
L’Italia è il più grande produttore di vino al mondo, quindi l’eccellenza è assicurata. Tuttavia, la domanda che molti si pongono da molti anni è la seguente: Il vino fa bene agli sportivi? Taluni esperti affermano che il prezioso liquido alcolico faccia bene agli sportivi. Purtroppo, non tutti gli esperti la pensano allo stesso modo: c’è chi dice che il vero problema sia l’alcol, altri dicono che faccia bene se bevuto con moderazione.
Insomma, sembra non esserci un filo conduttore che unisca tutti. Occorre ricordarsi che questa bevanda contiene alcol solo per il 12-15%, mentre il resto è acqua. In più, il vino è caratterizzato da polifenoli, i quali hanno il potenziale di ridurre il rischio di malattie cardiovascolari. Inoltre, questa sostanza è anche un antinfiammatorio e riduce anche la possibilità di avere tumori.
Per quanto riguarda il consumo di vino, bisogna berlo con moderazione. Per la precisione gli uomini dovrebbero bere massimo due bicchieri al giorno e le donne un bicchiere. Coloro che riescono a rispettare queste regole, avranno delle possibilità in più di vivere più a lungo e meglio: con un basso rischio di contrarre malattie cardiovascolari, diabete e disturbi cognitivi. Secondo il prof. Giorgio Calabrese, invece, gli atleti non hanno bisogno di bere vino, anche se potrebbe aiutarli a creare un’atmosfera di serenità. Pertanto, il consiglio che dà agli sportivi è di berlo durante il pranzo, anche per recuperare quel glicogeno che lo sforzo fisico ha diminuito. Ciò che gli atleti non devono fare è bere il vino prima degli allenamenti o durante la gara.
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