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Vino e QR code: opportunità e rischi degli avvisi sulla salute

Il mondo del vino sta vivendo una fase di trasformazione significativa, in particolare in Europa, dove l’etichettatura dei vini si sta evolvendo per soddisfare le nuove esigenze dei consumatori. Recentemente, durante il Consiglio Nazionale dell’Unione Italiana Vini (Uiv), tenutosi nelle storiche cantine dei Fratelli Gancia a Canelli, è emersa l’importanza di questi cambiamenti e le sfide che il settore deve affrontare. Un tema centrale è stato l’introduzione dei QR Code sulle etichette, che consentiranno ai consumatori di accedere a informazioni dettagliate sugli ingredienti e sui valori nutrizionali dei vini.

L’importanza della digitalizzazione nel settore vinicolo

Il presidente di Uiv, Lamberto Frescobaldi, ha espresso un cauto ottimismo riguardo alle novità introdotte dal Pacchetto Vino, presentato dal Commissario Europeo per l’Agricoltura, Christophe Hansen, il 28 marzo scorso. Questa proposta normativa rappresenta un passo avanti verso la digitalizzazione delle informazioni, rendendo i dati più accessibili e trasparenti per i consumatori. L’utilizzo dei QR Code potrebbe facilitare la comprensione delle caratteristiche dei vini, permettendo agli appassionati di fare scelte più consapevoli.

Le sfide legate agli avvertimenti sanitari

Nonostante i progressi, rimane una preoccupazione riguardo all’introduzione di avvertenze sanitarie sulle etichette del vino. Frescobaldi ha chiarito che, contrariamente a quanto riportato da alcune fonti di stampa, non esiste al momento un atto giuridico che escluda la possibilità di tali avvertenze. Le aziende vinicole potrebbero dover adottare pittogrammi per segnalare rischi legati al consumo di alcol, come:

  1. Gravidanza
  2. Uso da parte dei minori
  3. Guida

L’Unione Italiana Vini ha sottolineato l’importanza della responsabilità sociale nel consumo di vino, rimandando al programma “Wine in Moderation”, che promuove un consumo responsabile e moderato.

Le preoccupazioni sui dazi americani

Mentre il settore si prepara a queste sfide, l’attenzione è rivolta anche ai dazi americani, un tema che ha suscitato preoccupazione tra i produttori italiani. Durante il Consiglio, Frescobaldi ha espresso la speranza per una risoluzione favorevole delle trattative sui dazi, coincidente con la visita della Premier italiana, Giorgia Meloni, alla Casa Bianca il 17 aprile prossimo. Questa missione diplomatica rappresenta un’opportunità cruciale per discutere le problematiche legate ai dazi e cercare di stabilire un accordo di “zero for zero”, ovvero l’eliminazione reciproca dei dazi sui prodotti vinicoli.

Il supporto del Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, è stato fondamentale per escludere gli alcolici americani dalla lista dei prodotti europei soggetti a contro-dazi. Questa decisione è stata accolta con favore dal settore vitivinicolo, poiché permette di mantenere aperti i canali di commercio con gli Stati Uniti, un mercato di grande importanza per i produttori italiani.

Le cantine italiane, forti di una tradizione secolare e di un patrimonio enologico inestimabile, affrontano queste sfide con determinazione. La qualità dei vini italiani è riconosciuta a livello mondiale e il settore è pronto a innovare e adattarsi alle nuove normative. La digitalizzazione delle informazioni sulle etichette rappresenta una grande opportunità per migliorare la comunicazione con i consumatori, mentre la promozione di un consumo responsabile è essenziale per garantire la sostenibilità del settore nel lungo periodo.

In questo contesto di cambiamento e sfide, la collaborazione tra produttori, istituzioni e consumatori sarà cruciale. Solo attraverso un dialogo aperto e costruttivo sarà possibile affrontare le questioni legate all’etichettatura, alla salute pubblica e al commercio internazionale, garantendo al contempo la valorizzazione della cultura del vino italiano e la sua presenza sui mercati globali.

Redazione Vinamundi

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