Vino e pizzoccheri, gli abbinamenti da provare almeno una volta
Pizzoccheri e vino, due grandi attori della tavola capaci di mettere in scena uno spettacolo gustosissimo.
Se non avete mai provato ad accoppiare queste due eccellenze italiane tra loro, allora è arrivato il momento di farlo.
Esistono moltissimi vini capaci di esaltare i sapori dei pizzoccheri. Vediamo quali.
Vino e pizzoccheri: un abbinamento sorprendente
Uno dei piatti tipici di montagna tra i più apprezzati in tutti Italia, i pizzoccheri sono una delle grandi sorprese gastronomiche della Valtellina, territorio ricco di tradizioni culinarie che riescono a soddisfare anche i palati più esigenti.
Preparati con una pasta a base di farina di frumento e grano saraceno e poi conditi con patate, verze, burro e tanto formaggio, i pizzoccheri devono il loro nome alla radice “pit” o “piz”, che significa “pezzetto” o “schiacciare”, in riferimento alla forma schiacciata tipica proprio di questa pasta.
Il vino è sicuramente la bevanda ideale da abbinare a questo delizioso primo piatto.
Un nettare capace di esaltarne i sapori e di rendere la mangiata ancora più piacevole.
Nello specifico, l’accostamento migliore tra vino e pizzoccheri è quello che richiama i prodotti e i sapori tipici della Valtellina, un territorio di grande bellezza naturale ed enogastronomica.
Per questo motivo, lo Sforzato DOC, conosciuto in dialetto locale come “Sfursat” e prodotto con uve appassite, è la scelta consigliata per accompagnare in tavola i pizzoccheri.
Esso non è però l’unico vino che ben si sposa con questo piatto.
Decisamente validi sono anche tutti quei vini rossi che ricordano le caratteristiche tipiche dello Sforzato, ovvero corposità, gusto deciso e tannico.
Parliamo di vini come la Sassella che, con la sua delicata tannicità, si sposa bene con i pizzoccheri, o come la Valgella, morbida e adatta all’invecchiamento, o ancora il vellutato Inferno, giusto per restare nell’area della Valtellina.
Altri abbinamenti meritevoli di una menzione sono anche quelli che riguardano il Valtellina Rosso DOC, il Colline Lucchesi DOC Rosso e il Vesuvio DOC Rosso, senza dimenticare il Montepulciano e l’Aglianico, entrambi vini caratterizzati da una buona componente di tannini in grado di bilanciare la parte grassa del burro e dei formaggi, esaltando così il sapore di verze e patate presenti in grandi quantità nei pizzoccheri.
Questa eccellenza valtellinese può essere poi abbinata con successo anche a vini pregiati lombardi come il Botticino DOC, il Capriano del Colle Rosso DOC, il Cellatica DOC e il Garda Classico Rosso DOC.
Tradizione e sperimentazione: fattori che esaltano il gusto
Solitamente, come abbiamo visto nel paragrafo precedente, i pizzoccheri valtellinesi si sposano bene con vini rossi robusti e strutturati, in grado di bilanciare la complessità del piatto.
Per questo, un abbinamento perfetto è anche quello tra i pizzoccheri e un Valtellina Superiore DOCG o un vino rosso di Nebbiolo (conosciuto localmente come Chiavennasca), caratterizzato da note di frutta rossa, spezie e sentori floreali.
Una buona alternativa può essere pure la versione bianca di quest’ultimo, ottenuta da uve Chardonnay o Pinot Grigio, con note di frutta fresca e agrumi e una buona acidità.
Il consiglio è quello di optare per un vino rosso con buona struttura e acidità, in grado di contrastare la ricchezza dei pizzoccheri e pulire il palato tra un boccone e l’altro, senza però disdegnare anche delle soluzioni fantasiose, ma altrettanto soddisfacenti.
Ecco allora che un’ottima scelta di vino da abbinare ai pizzoccheri è il Monica di Sardegna, un vitigno forse poco conosciuto al di fuori della regione, ma che si sposa perfettamente con la consistenza importante di questo primo piatto.
Altro accoppiamento di valore è quello che ci porta invece direttamente in Piemonte, nelle Langhe, dove il Barbera si dimostra una scelta tra le più azzeccate.
Il suo profumo delicatamente fruttato è infatti l’ideale per accompagnare i pizzoccheri valtellinesi durante un pasto.
Quelli descritti fin qui sono tutti vini che, in linea generale, ben si adattano al gusto dei pizzoccheri, ma ora proviamo a entrare maggiormente nello specifico, analizzando anche alcune annate di vini già citati o che meritano una citazione.
Lo facciamo lasciandoci aiutare dalle scelte operate dal CEO e co-fondatore di Tannico, Marco Magnocavallo, il quale ha indicato in questi cinque vini gli accoppiamenti migliori con un piatto di pizzoccheri:
Valtellina Superiore Sassella DOCG “Stella Retica” 2015 – Arpepe: elegante e raffinato, questo Valtellina Superiore offre l’emozione di una giovinezza incorruttibile, con complessità e freschezza che lo rendono perfetto per una cena tra amici dedicata alla Valtellina.
Valtellina Superiore DOCG “Pietrisco” 2017 – Boffalora: prodotto dal Nebbiolo, questo vino è lasciato maturare in botti di legno di rovere grande per un periodo che garantisce una perfetta conservazione e invecchiamento.
Rosso di Valtellina DOC 2018 – Arpepe: semplice, ma suadente. Questo Valtellina è ideale per le occasioni quotidiane, ma non disdegna di essere apprezzato anche in momenti speciali.
Valtellina Superiore DOCG 2017 – Dirupi: una gioia per i sensi, questo Nebbiolo di Valtellina si distingue per i suoi profumi gentili e la profondità del gusto, risultato di un invecchiamento in botti di rovere.
Carema Riserva DOC 2016 – Cantina Produttori Nebbiolo di Carema: un vino che esprime tutta la personalità del Nebbiolo, con profumi avvolgenti e un sorso vellutato e armonico, perfetto per accompagnare i pizzoccheri.
Se avete intenzione di organizzare un pranzo o una cena a base di pizzoccheri valtellinesi, non potete allora che provare a mettere in pratica questi consigli.
Tutto ciò che dovete fare è scegliere una delle bottiglie o dei vini sopra citati, stapparli e lasciare che siano loro stessi a parlare ai vostri commensali, con il loro gusto caratteristico.
Parliamo infatti di vini che non hanno bisogno di grandi presentazioni e per i quali basta il nome a certificarne qualità e sostanza.
Il resto lo faranno vino e pizzoccheri, due mondi che sembrano davvero nati per stare insieme e portare un sorriso sul volto di chi li assapora.
Marco Garghentino
Brianzolo dal 1996, ho sempre pensato che la comunicazione sia la principale arte che l’uomo ha sviluppato nei secoli. Amo lo sport, conoscere il Mondo ed essere informato. Ogni vita ha una storia e spesso vale la pena raccontarla.