Il sapore della pizza è sicuramente uno dei più amati e riconoscibili, non solo del nostro Paese, ma di tutto il mondo.
La mozzarella filante, il pomodoro, la crosta più o meno alta… insomma, è difficile trovare qualcuno che non la ami. Molti però preferiscono accompagnarla con una birra o una coca cola.
In questo articolo, vi daremo qualche buon motivo per scegliere di versarvi un buon bicchiere di vino piuttosto che optare per altre bevande, mentre addentate la vostra pizza.
Riporteremo il parere di Antonella Amodio, una giornalista appassionata di enogastronomia nonché un punto di riferimento nel settore enogastronomico e del food journalism. Inoltre, Antonella Amodio è anche giudice del concorso CERVIM dedicato alla viticoltura mondiale.
Secondo Antonella Amodio la risposta è sì, basta solo scegliere l’abbinamento giusto.
Ricordiamo anche che la famosa food journalist è di origine campana, quindi di pizza se ne intente tanto quanto di vino e si occupa anche di giudicare le pizze migliori ed eleggere le migliori pizzerie in diversi concorsi, infatti ha partecipato di recente come giudice al campionato mondiale di pizza che si è svolto a Paestum.
Quale fonte più autorevole di lei, quindi, per capire quale vino abbinare alla pizza?
Nel suo libro Spicchi e Calici, che uscirà proprio a metà di questo mese, Antonella ha elencato 101 abbinamenti di vino e pizza, da quelli più convenzionali a quelli più eclettici, per soddisfare proprio tutti i gusti. Ma diamo un’occhiata in anteprima a qualche abbinamento vincente proposto nel libro.
Secondo Antonella Amodio bisogna seguire delle regole precise per poter abbinare il vino alla pizza e per stabilirle bisogna guardare quello che abbiamo nel piatto. Infatti, esistono molte tipologie di pizza e ogni ingrediente richiede un certo tipo di vino. E secondo Antonella, addirittura, un vino dolce può risultare la soluzione perfetta per esaltare alcuni sapori.
In più, suggerisce di andare su un grande classico e stappare spumanti charmat e metodo classico per accompagnare anche pizze dai gusti più decisi, come quelle con verdure, olive, capperi e acciughe.
Un altro accostamento presente nel suo libro, vede come protagonisti la pizza Cosacca, con formaggio grattugiato, e vino rosso e snello, servito rigorosamente alla giusta temperatura. Pare, infatti, che nell’abbinamento vino-pizza sia proprio la temperatura del vino a fare la differenza.
Non ci resta che attendere l’uscita di Spicchi e Calici per scoprire i 101 nuovi abbinamenti di vino e pizza a cui non avremmo mai pensato, e approfondire quali siano le temperature del vino più adatte per accompagnare al meglio il sapore della pizza. A breve il volume sarà disponibile sul sito ufficiale di Antonella Amodio.
Come la stessa Antonella ha sottolineato in una sua recente intervista, l’abbinamento vino e pizza non è certo una novità, anzi. Pare proprio che si tratti di una tradizione antica: in un affresco di Pompei ritrovato da poco, è possibile notare raffigurati un vassoio con una coppa di vino e una focaccia, che altro non è che l’antenata della pizza. Inoltre, nell’Ottocento soprattutto in Campania, si tendeva ad accompagnare la pizza con un bel bicchiere di Lettere o Gragnano.
Ad oggi, sono gli stranieri ad apprezzare maggiormente l’accoppiata vino-pizza, mentre molti italiani ancora prediligono la birra: un gusto più pop e contemporaneo e meno tradizionale, sicuramente buono ma che nulla ha a che vedere con la tradizione e la storia che un calice di vino racchiude.
Siamo sicuri che dopo aver letto il nuovo libro di Antonella Amodio, in molti si ricrederanno e al ristorante ordineranno un buon calice di vino accuratamente scelto dalle pagine di Spicchi e Calici per gustare la loro pizza.
Sarà interessante scoprire come questi due emblemi della tradizione italiana riusciranno a convivere ed esaltarsi reciprocamente, e soprattutto sarà intrigante provare sempre un accostamento diverso, fino a trovare la propria accoppiata preferita. In fondo ce ne saranno più di 100 quindi siamo certi che anche i palati più esigenti avranno pane, o pizza, per i loro denti.
Vi lasciamo con una frase che forse può risolvere in contenzioso tra birra e vino, pronunciata da nientemeno che Martin Lutero:
La birra è opera dell’uomo, il vino di Dio.
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