Bevono sempre più persone, ma in quantità minore. Questo dicono i dati raccolti dall’Osservatorio dell’Unione italiana vini, che hanno preso in analisi l’andamento dei consumi di vino negli ultimi quindici anni. Dalla ricerca è emerso che i consumatori saltuari di vino in Italia sono aumentati del 35%, cioè di 4,4 milioni, ma di contro i consumi si sono ridotti del 22%. Oggi, sempre stando ai dati forniti dall’Uiv, i consumatori di vino sono 29,4 milioni, equivalente al 55% della popolazione, con un numero sempre maggiore di donne (+12%), ma minore di uomini (-2%).
Vino, un consumo sempre più responsabile
Il motivo di questo andamento è presto detto: un consumo di vino sempre più responsabile, come confermato anche da Lamberto Frescobaldi, presidente di Uiv: “I numeri sintetizzano il rapporto responsabile degli italiani con il vino, oggi inteso più come elemento di socialità e di stile di vita che come alimento”. Merito di un attento lavoro di promozione e valorizzazione del prodotto, che nel contesto italiano ha permesso di accrescere notevolmente la cultura del vino.
Curioso, però, che questo atteggiamento non si rifletta anche sugli altri alcolici, almeno stando ai numeri. Per la birra, per esempio, che conta 27,4 milioni di consumatori, sono cresciuti sia i consumatori quotidiani (+19% dal 2008) sia quelli occasionali (+30%). Incredibile, invece, il boom degli aperitivi alcolici. Oggi, in Italia, quasi 22 milioni di persone ne consumano regolarmente, con un aumento del 41% dal 2008. Una tendenza trainata, anche in questo caso, dalla componente femminile, con un +79% dei consumi fuori casa, che non risulta essere più soltanto un mercato a netta prevalenza della Generazione Z e dei Millennials, ma che fa registrare crescite notevoli anche nella fascia d’età compresa tra i 45 e i 54 anni.
Tornando al vino, si registra secondo Uiv anche un aumento dei consumatori quotidiani, anche se in misura ridotta: +4% negli ultimi quindici anni. A trainare, in questo caso, è la fascia over 65, mentre il calo è generalizzato nelle altre fasce d’età: – 38% tra i 25 e i 34 anni, -48% tra i 35 e i 44 anni, -26% tra i 45 e i 54. Discorso diverso, invece, per il consumo saltuario, dove per i consumatori oltre i 45 anni l’incremento è del 53%. % In totale, secondo le elaborazioni dell’Osservatorio Uiv, lo scorso anno sono state aperte da parte dei consumatori quotidiani 461 milioni di bottiglie in meno rispetto al 2008.