Vino, anche l’ecommerce risente dello scenario mondiale. Cosa sta succedendo?

Scopri lo stato dell’ecommerce vinicolo nel 2024: trend, sfide e strategie dei principali player italiani come Tannico, Bernabei e Vino.com

Il mercato del vino, a livello globale, è oggi al centro di profondi cambiamenti che riflettono trasformazioni economiche, sociali e culturali. In un contesto caratterizzato dalla contrazione dei consumi, dall’ascesa di tendenze salutistiche come il low e no-alcol e dalla necessità di intercettare le nuove generazioni, anche il settore dell’ecommerce enologico si trova ad affrontare nuove sfide. Dopo il boom senza precedenti del 2020, quando la pandemia aveva reso lo shopping online un’abitudine obbligata, il mercato ha subito una normalizzazione, con una decisa frenata a partire dal 2022.

A fare il punto sullo stato attuale e sul futuro del commercio elettronico di vino in Italia sono alcuni dei principali attori del settore: Tannico, Bernabei, Callmewine, Winelivery e Vino.com. Le loro esperienze e strategie offrono una panoramica preziosa su un mercato in transizione, dove tradizione e innovazione cercano un nuovo equilibrio.

Anche l’e-commerce risente dello scenario mondiale vitivinicolo

Dopo l’impennata delle vendite online nel 2020, dovuta alle restrizioni del lockdown e alla necessità di acquistare cibo e vino da casa, il 2021 aveva segnato un ulteriore incremento, consolidando l’ecommerce come canale chiave per il settore vinicolo. Tuttavia, il 2022 e il 2023 hanno visto un rallentamento significativo, con il 2024 che porta a un ridimensionamento ancora più marcato.

Vino, anche l’ecommerce risente dello scenario mondiale. Cosa sta succedendo?
Vino, anche l’ecommerce risente dello scenario mondiale. Cosa sta succedendo? | Pexels @KampusProduction

 

Secondo i dati del portale Statista, il fatturato globale dell’ecommerce del vino dovrebbe raggiungere i 6,1 miliardi di dollari entro la fine del 2024, con una crescita moderata del 4,2% annuo fino al 2029, quando si prevede un mercato da 7,56 miliardi di dollari e circa 327,8 milioni di utenti.

Il vino rosso, storicamente dominatore delle vendite, perde terreno a favore di bianchi, rosati e bollicine. Quest’ultime, in particolare le italiane, superano lo Champagne tra le preferenze dei consumatori, grazie a un ottimo rapporto qualità-prezzo e alla loro versatilità. Inoltre, si registra una crescita costante delle bevande a basso contenuto alcolico o analcoliche, che stanno conquistando uno spazio sempre più significativo nei cataloghi online, riflettendo le tendenze salutistiche delle nuove generazioni.

Tannico, controllata da Moët Hennessy e Campari Group, rimane il leader indiscusso dell’ecommerce vinicolo in Italia. Giulia Corcos, Sales Director, descrive un 2024 caratterizzato da una flessione dei consumi del vino, con cali variabili tra il 5% e il 30% a seconda del segmento. Tra i motivi: l’incertezza geopolitica, il cambiamento delle abitudini di consumo e l’ascesa di superalcolici e birra tra i giovani.

Per rispondere a queste sfide, Tannico ha puntato su una strategia di premiumizzazione, incrementando il valore medio dell’ordine del 6,5% grazie a una proposta più ricca e personalizzata. Per il Natale, l’azienda prevede buoni risultati, nonostante l’incognita del Black Friday, con il focus su qualità ed esperienza piuttosto che sul mero sconto.

Bernabei, nata come enoteca fisica a Roma nel 1933, continua a consolidarsi come realtà di riferimento nel panorama digitale. Secondo Daniele Bernabei, General Manager, il 2024 ha visto ottime performance di vendita nel primo semestre, con una leggera flessione in autunno. Le bollicine italiane, in particolare, hanno registrato risultati eccellenti, mentre quelle francesi soffrono gli aumenti di prezzo.

Con uno scontrino medio di circa 95 euro per i privati e 230-250 euro per il canale Horeca, Bernabei conferma un approccio strategico che bilancia offerte competitive e attenzione alla marginalità.

Per Callmewine, il 2024 è stato un anno di rallentamento, con una contrazione dei fatturati soprattutto nei primi otto mesi. Tuttavia, il trend negativo si è invertito a partire da settembre, grazie a una maggiore attenzione alle nuove tendenze di consumo.

Secondo l’amministratore delegato Mario Lanzarone, il vino bianco ha raggiunto i livelli di consumo dei rossi, mentre le bollicine italiane continuano a crescere, superando lo Champagne. Callmewine ha inoltre puntato su offerte creative, come abbinamenti di bottiglie con prodotti gastronomici, per differenziarsi nel periodo natalizio.

Con il suo servizio di consegna veloce, Winelivery si distingue come un’opzione ideale per regali last minute e aperitivi aziendali. Nel 2024, l’azienda ha registrato una crescita del valore medio degli ordini, trainata dalle bollicine italiane come Franciacorta e Prosecco.

Secondo Francesco Magro, CEO, il Natale rappresenta un periodo strategico, con un focus su promozioni giornaliere e una forte domanda di vini di fascia medio-alta come Barolo e Brunello di Montalcino.

Vino.com, fondata nel 2014, è passata da un fatturato di 9,4 milioni di euro nel 2019 a 27 milioni nel 2023, nonostante il rallentamento generale del settore. La strategia del co-founder Andrea Nardi Dei si concentra sull’espansione internazionale e sulla valorizzazione dei prodotti premium.

Recentemente, l’azienda ha acquisito The Wine Company, consolidando la propria presenza in mercati strategici come quello svedese e tedesco. Con un valore medio degli ordini in crescita, Vino.com punta a rafforzare la propria missione di portare l’eccellenza italiana nei principali Paesi europei.

Nonostante le sfide, il settore dell’ecommerce vinicolo guarda al futuro con cauto ottimismo. Il 2025 potrebbe rappresentare un anno di consolidamento, mentre una ripresa significativa è attesa per il 2026. I player del mercato continuano a investire in innovazione, diversificazione e strategie che rispondano alle nuove abitudini di consumo, con l’obiettivo di mantenere il vino al centro delle scelte dei consumatori, sia in Italia che all’estero.

Tra tradizione e modernità, il vino continua a raccontare una storia di qualità, convivialità e cultura, adattandosi con successo alle sfide di un mondo in continua evoluzione.

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