A Verona, in occasione del Vinitaly 2023, sono arrivati più di 150 vini provenienti da Serbia, Albania e Macedonia del Nord grazie a Open Balkan, la collettiva nata dalla collaborazione internazionale che ha voluto condividere la produzione vinicola locale.
La presenza a Vinitaly arriva dopo il successo ottenuto alla prima edizione di Wine Vision by Open Balkan, la fiera dedicata al turismo e all’enogastronomia di Belgrado, in Serbia.
Lo scorso anno hanno partecipato oltre 350 espositori provenienti da più di 20 Paesi, il che ha portato la manifestazione a un livello internazionale, diventando un punto di riferimento per i Balcani.
“Vinitaly ha avuto la grande capacità di aprirsi ai paesi amici – ha detto Antonio Tajani, Ministro degli Affari Esteri e Vicepresidente del Consiglio dei Ministri – Avere qui i Balcani con i loro prodotti significa avere una visione più ampia e scoprire nuovi mercati, con l’obiettivo di far crescere il nostro settore vitivinicolo”.
La collettiva ha ricevuto anche la visita ufficiale del presidente della Repubblica Serba, Aleksandar Vučić, del primo ministro dell’Albania, Edi Rama, e del primo ministro della Macedonia del Nord, Dimitar Kovačevski, accompagnati dal ministro degli Affari esteri, Antonio Tajani.
“Serbia, Albania e Macedonia del Nord possono essere ancora più presenti qui in fiera e in Italia in generale – ha commentato il presidente serbo Vučić –. Sono convinto che collaborazioni di sistema come la collettiva di Open Balkan siano in grado di portare benefici anche in altri campi, attraendo più businessmen e portando l’industria italiana a essere più presente nelle nostre regioni”.
Fino al 5 aprile da Vinitaly i produttori dei tre paesi balcanici presenteranno una selezione delle loro migliori etichette provenienti da diversi vigneti coltivati nell’omonima area, così da poter mostrare al pubblico il proprio patrimonio enologico che negli ultimi anni ha conquistato l’attenzione di critici e consumatori di ogni parte del mondo.
Cos’è Open Balkan
L’area Open Balkan è una zona economica e politica tra Serbia, Albania e Macedonia del Nord fondata il 29 luglio 2021.
Con l’istituzione della zona, tutti e tre gli stati membri mirano ad aumentare il commercio e la cooperazione, nonché a migliorare le relazioni bilaterali.
Inoltre mira a incentivare gli scambi culturali tra studenti e incoraggiare l’integrazione degli Stati membri nell’UE: infatti i cittadini degli Stati membri potranno visitare altri Stati membri muniti della sola carta d’identità, evitando i tempi burocratici richiesti dai valichi di frontiera.
Inizialmente si chiamava mini-Schengen, soprannome che si riferiva allo Spazio Schengen, la zona economica di libero scambio e circolazione che comprende molti dei principali paesi europei ma non i paesi dei Balcani occidentali.