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Vinitaly 57: un successo globale con 97mila visitatori da 130 paesi

La 57ma edizione di Vinitaly, tenutasi a Verona, ha registrato un successo straordinario, accogliendo 97mila visitatori provenienti da oltre 130 nazioni. Questo evento emblematico del settore vinicolo ha visto un incremento significativo del 7% nel numero di operatori esteri rispetto all’edizione precedente, portando la percentuale di partecipazione internazionale al 33% del totale. Un dato che sottolinea l’importanza di Vinitaly come piattaforma globale per il vino italiano.

Partecipazione internazionale e mercati di riferimento

Tra i 32mila operatori esteri presenti, si sono registrati notevoli aumenti dai principali mercati di riferimento per il vino italiano. Ecco alcuni dati significativi:

  1. Stati Uniti: incremento del 5%
  2. Germania: incremento del 5%
  3. Regno Unito: balzo impressionante del 30%
  4. Francia: aumento del 30%
  5. Belgio e Olanda: incremento del 20%
  6. Svizzera e Giappone: aumento del 10%
  7. Cina: contrazione del 20%
  8. Canada e Brasile: stabili

Questi dati evidenziano un mercato europeo in crescita, nonostante le difficoltà globali.

Vinitaly and the City: un successo per gli appassionati

L’evento ha attratto non solo operatori del settore, ma ha anche coinvolto un pubblico più ampio attraverso Vinitaly and the City, il fuori-salone dedicato agli appassionati di vino nel centro storico di Verona. Qui, sono stati venduti oltre 50mila tagliandi per degustazioni, un risultato che si allinea a quello del 2024, nonostante la riduzione di un giorno di evento. Questo aspetto dimostra come l’interesse per il vino e la cultura enologica rimanga vivo e vibrante tra i consumatori.

Un appuntamento strategico per il futuro del vino italiano

Vinitaly 2025 si è confermato non solo come un evento di grande richiamo, ma anche come un appuntamento strategico per il futuro del vino italiano. Con oltre 4mila aziende partecipanti, associazioni di categoria e istituzioni nazionali ed europee riunite, la fiera ha creato un’importante piattaforma di dialogo e confronto. Per la prima volta, l’evento ha visto la partecipazione ufficiale di due commissari europei, Christophe Hansen e Olivér Várhelyi, un segnale forte di supporto per la filiera vinicola.

Federico Bricolo, presidente di Veronafiere, ha sottolineato il successo di questa edizione, evidenziando come il mondo del vino italiano abbia saputo dimostrare unità e capacità di reazione. L’evento ha rappresentato un’occasione per annunciare nuove iniziative a sostegno della filiera.

Innovazioni e tendenze emergenti

Un aspetto fondamentale è il rafforzamento del legame con il mercato statunitense. Dopo il debutto di Vinitaly USA nel 2024, l’evento ritornerà a Chicago il 5 e 6 ottobre 2025, con l’obiettivo di costruire un rapporto duraturo con i consumatori americani. Questo approccio strategico è volto a garantire che il vino italiano rimanga una scelta privilegiata, nonostante le sfide legate ai dazi.

Tra le novità di quest’edizione, si segnala l’introduzione di Vinitaly Tourism, un format dedicato all’enoturismo, che ha attratto l’attenzione degli operatori del settore. Inoltre, l’evento ha incluso tendenze emergenti come vini a bassa gradazione alcolica, RAW Wine e vini in anfora.

Vinitaly, quindi, non è solo un punto di incontro per professionisti del settore, ma anche un osservatorio privilegiato sulle tendenze del mercato vinicolo globale. Con la prossima edizione già programmata dal 12 al 15 aprile 2026, l’attenzione resta alta su come Vinitaly continuerà a evolversi e a rispondere alle sfide del futuro.

Redazione Vinamundi

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