Si è svolta ieri, presso il quartiere fieristico di Veronafiere, la cerimonia di inaugurazione della 57ª edizione di Vinitaly, uno dei più prestigiosi saloni internazionali dedicati al vino e ai distillati. L’evento, che si protrarrà fino al 9 aprile, ha attratto l’attenzione di oltre 4.000 aziende espositrici provenienti da ogni angolo d’Italia, confermando così la sua indiscutibile posizione di leader nella promozione e nell’internazionalizzazione del comparto enologico nazionale.
Vinitaly 2025 si distingue non solo per la sua ampiezza, ma anche per il suo ruolo di acceleratore delle opportunità per il vino italiano nel contesto globale. L’evento si svolge in un momento particolarmente delicato, caratterizzato da tensioni geoeconomiche che richiedono un approccio strategico e innovativo per affrontare le sfide del mercato internazionale. Con oltre 30.000 operatori esteri attesi da 140 Paesi, tra cui 3.000 provenienti dagli Stati Uniti, Vinitaly si propone come un palcoscenico fondamentale per l’incontro tra produttori e acquirenti, facilitando relazioni commerciali e scambi culturali.
L’importanza delle relazioni nel settore vinicolo
Federico Bricolo, presidente di Veronafiere, ha sottolineato l’importanza di rafforzare le relazioni tra le aziende e le istituzioni per garantire un valore crescente al settore. “Continuiamo a intensificare il sistema delle relazioni, aggregando intorno a Vinitaly tutti i soggetti coinvolti nella promozione del vino italiano”, ha dichiarato Bricolo. Questo impegno si traduce in azioni concrete, come la partecipazione a eventi internazionali, tra cui un’importante iniziativa che si terrà nelle prossime settimane presso l’Ambasciata italiana a Washington. Qui, membri del Congresso USA e rappresentanti della National Italian American Foundation si uniranno per valorizzare l’eccellenza del vino italiano, con l’obiettivo di ampliare la presenza sul mercato statunitense.
Vinitaly.USA e l’internazionalizzazione
Inoltre, Vinitaly 2025 si prepara a ospitare la seconda edizione di Vinitaly.USA, che si terrà a Chicago il 5 e 6 ottobre prossimi, un ulteriore passo verso la promozione del vino italiano negli Stati Uniti. Questa manifestazione rappresenta un’opportunità per le aziende italiane di stringere relazioni dirette con un pubblico di professionisti del settore e appassionati, creando un ponte tra l’industria vinicola italiana e il mercato americano.
Ma Vinitaly non si limita a guardare solo agli Stati Uniti. L’internazionalizzazione è un obiettivo chiave anche per altre aree del mondo. Grazie a un piano di incoming realizzato in partnership con l’Agenzia ICE, sono stati selezionati e invitati a Verona 1.200 top buyer provenienti da 71 nazioni, ben sei in più rispetto all’edizione del 2024. Le delegazioni più numerose provengono da Stati Uniti e Canada, seguite da importanti mercati come Cina, Regno Unito e Brasile, ma anche da paesi emergenti come India, Singapore, Giappone e Corea del Sud.
Un evento di grande rilevanza
L’inaugurazione di Vinitaly 2025 ha visto la partecipazione di numerosi esponenti delle istituzioni e del mondo politico, tra cui il sindaco di Verona, Damiano Tommasi, il presidente della Provincia, Flavio Massimo Pasini, e la vicepresidente del Parlamento europeo, Antonella Sberna. Presenti anche rappresentanti di enti e istituzioni come il presidente del CEEV, Marzia Varvaglione, il presidente di Agenzia ICE, Matteo Zoppas, e vari ministri, tra cui quello per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, e il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. L’evento ha visto anche la partecipazione di Luca Zaia, presidente della Regione del Veneto, e di Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura, che hanno messo in evidenza l’importanza di sostenere il settore vitivinicolo italiano in questo periodo di sfide globali.
Oltre ai discorsi ufficiali, la cerimonia ha offerto ai partecipanti l’opportunità di assaporare alcune delle migliori etichette italiane, sottolineando così l’importanza della qualità e della tradizione che caratterizzano il vino italiano. La manifestazione non è solo un’occasione per fare affari, ma anche per celebrare la cultura enologica del nostro Paese, riconosciuta a livello mondiale per la sua diversità e il suo patrimonio.
Con oltre 50 anni di storia, Vinitaly ha saputo evolversi e adattarsi alle nuove dinamiche del mercato, mantenendo sempre al centro della sua missione la promozione dell’eccellenza italiana nel mondo. In un contesto globale in continua evoluzione, l’evento rappresenta un momento fondamentale per il settore vinicolo, che si prepara a tracciare nuove rotte e ad affrontare le sfide del futuro con determinazione e unità.