La Regione Marche ha concluso con grande soddisfazione la 57ª edizione di Vinitaly, il prestigioso salone internazionale dedicato ai vini e ai distillati, tenutosi a Verona dal 7 al 10 aprile 2025. In un contesto internazionale caratterizzato da sfide significative, come il dibattito sui dazi imposti dagli Stati Uniti, le Marche hanno dimostrato la loro resilienza e la forza del loro comparto vitivinicolo. Con la partecipazione di 111 aziende, di cui 53 nella collettiva regionale, e un’area espositiva di 1.000 metri quadrati, la regione si è confermata un protagonista indiscusso della manifestazione.
Un evento di successo
La Terrazza Marche ha rappresentato il cuore pulsante dello spazio istituzionale, accogliendo circa 5.000 operatori, buyer e appassionati di vino nei quattro giorni dell’evento. Questo spazio ha facilitato gli incontri B2B e ha ospitato numerose degustazioni, diventando un punto di riferimento per chi desidera scoprire e apprezzare i vini marchigiani. La varietà e la qualità dei prodotti presentati hanno suscitato un interesse notevole, rendendo l’evento un’occasione imperdibile per gli operatori del settore.
L’importanza della presenza qualificata
Andrea Maria Antonini, assessore regionale all’Agricoltura, ha commentato l’evento sottolineando l’importanza della presenza di visitatori altamente qualificati. Ha affermato: “È stata un’edizione intensa. Nonostante l’incertezza geopolitica, si è percepito un forte interesse verso nuove rotte commerciali. La Regione sarà al fianco delle imprese vitivinicole per sostenere la promozione all’estero, anche con fondi dedicati all’internazionalizzazione”. Questo impegno è fondamentale per affrontare le sfide future con maggiore determinazione e strategia.
Mercati emergenti per il vino marchigiano
Ma quali sono i mercati emergenti sui quali la Regione Marche intende puntare? Secondo le analisi condotte, le seguenti aree rappresentano le opportunità di crescita per il vino marchigiano:
- Turchia
- Sud-Est Asiatico
- Europa orientale e meridionale
Questa diversificazione geografica è fondamentale, poiché il settore del vino è sempre più influenzato da dinamiche globali e dalle preferenze dei consumatori, che si evolvono rapidamente.
Michele Bernetti, presidente dell’IMT – Istituto Marchigiano Tutela Vini, ha descritto Vinitaly come “molto positivo”, evidenziando come le aziende marchigiane abbiano mostrato una resilienza straordinaria nonostante le difficoltà legate ai dazi e al calo dei consumi. Ha aggiunto: “I vini bianchi autoctoni rispondono alle esigenze dei consumatori, e anche nei rossi stiamo proponendo stili più contemporanei: meno alcolici, più freschi”. Questa capacità di adattamento è un chiaro segnale che il settore è pronto a rispondere alle sfide attuali e future.
Collaborazione e strategie per il futuro
Simone Capecci, presidente del Consorzio Vini Piceni, ha condiviso un messaggio di ottimismo, affermando: “Abbiamo visto una grande voglia di reagire e di costruire. La collaborazione tra Regione e Consorzi è una scelta vincente che rafforza l’immagine unitaria delle Marche”. Questo spirito collaborativo è essenziale per affrontare le sfide del mercato e per posizionare i vini marchigiani in modo competitivo anche al di fuori dei confini nazionali.
Un aspetto interessante emerso durante Vinitaly 2025 è l’attenzione crescente non solo per l’export, ma anche per il mercato interno. Le aziende marchigiane hanno dimostrato la loro prontezza a diversificare, guardando con interesse a Europa, Asia e Africa. Capecci ha sottolineato: “Il mercato interno resta fondamentale. È necessaria una strategia equilibrata che unisca promozione estera e radicamento locale”. Questo approccio integrato è cruciale per garantire una crescita sostenibile del settore vitivinicolo marchigiano.
In conclusione, Vinitaly 2025 ha rappresentato non solo una vetrina per i vini marchigiani, ma anche un’importante occasione di networking e di costruzione di nuove relazioni commerciali. Le Marche, con la loro ricca tradizione vitivinicola e la qualità dei loro prodotti, continuano a posizionarsi come una delle regioni più promettenti del panorama enologico italiano e internazionale. Con nuove prospettive e una determinazione rinnovata, si avviano verso un futuro luminoso, pronti a far crescere ulteriormente l’identità dei propri vini nel mondo.