I vini vulcanici, noti a livello internazionale come “volcanic wines”, sono dei vini prodotti da uve coltivate su terreni vulcanici o con caratteristiche analoghe a quest’ultimi. In Italia è possibile trovare parecchi esempi di queste specialità, grazie soprattutto all’antica tradizione di impiantare vitigni in aree come Pompei e i Campi Flegrei. Nel corso degli anni anche altri Paesi, tra cui il Giappone, hanno iniziato a produrre i vini vulcanici, ma per ora non è possibile paragonarli al Bel Paese per storicità dei vigneti, certificazione dei prodotti e ricorso a tecniche di produzione non industriali.
Dal 2012 i volcanic wines italiani sono tutelati da un’associazione che accoglie al suo interno varie sigle, tra cui il Consorzio Vini Doc dei Colli Euganei, il Consorzio dei vini di Ischia, il Comune di Pantelleria, il Consorzio dei vini del Vesuvio e il Consorzio del Mogoro in Sardegna.
I vantaggi dei terreni vulcanici
I terreni vulcanici sui quali sorgono vari vitigni giocano un ruolo chiave nel conferire ai vini vulcanici delle caratteristiche uniche. Sono, infatti, ricchi di vari minerali (come il fosforo, il magnesio e il potassio) e pertanto adatti alla coltura di vini bianchi e rosati dalla elevata qualità. La Penisola ospita una grande varietà di terreni vulcanici, che cambiano in base a fattori come la composizione chimica e l’acidità. Pertanto anche i vini prodotti presentano delle caratteristiche differenti l’uno dall’altro. In generale, comunque, la salinità e l’acidità del terreno conferiscono a queste produzioni un notevole equilibrio, che le rende gradevoli al palato e adatte all’invecchiamento.
I vini vulcanici italiani più rinomati
Tra i vini vulcanici italiani più rinomati ci sono di sicuro quelli prodotti da uve coltivate nell’area dell’Etna, merito soprattutto della grande tradizione vinicola della Sicilia. Non è però l’unica zona che produce degli ottimi vini vulcanici: vale la pena menzionare anche le aree dei Campi Flegrei, dell’Irpinia del Fiano e del Greco di Tufo, del territorio dei Castelli Romani, dei Colli Albani e della Tuscia e del Vulture, in Basilicata. Tra le varietà di uva più usate per la produzione dei vini in queste zone ci sono Carricante, Trebbiano, Falanghina, Grechetto, Moscato e Durello.
Se si desidera provare uno di questi vini, non si deve fare altro che sceglierne uno e scoprirne in prima persona le caratteristiche uniche. È possibile orientarsi, per esempio, su Moscato di Pantelleria Doc, un Etna Bianco Doc, un Campidano di Terralba Doc, un Ischia Bianco Doc, un Aglianico del Vulture Doc o un Frascati Superiore Docg.