Vini venduti all’asta, quali sono stati i più costosi

Racconti e bottiglie di vino rare e costosa affascinano gli appassionati e i collezionisti del settore di tutto il mondo. Anche se potrebbe non arrivare mai il momentodi spendere tali cifre su questo prodotto di lusso, è interessante vedere quanto alcune uve perfettamente spremute possano far guadagnare all’asta.

Non temete, non tutte le bottiglie di vino disponibili sono così costose e le aste, ma intanto scopriamo i primi dieci vini più costosi venduti all’asta fino ad oggi.

I vini più costosi venduti all’asta

Iniziamo dal Penfolds Grange Hermitage del 1951, battuto all’asta a 32mila euro. Con circa 20 bottiglie esistenti ancora oggi, non c’è da meravigliarsi se all’asta questo vino iconico ha raggiunto quella somma.

Nel maggio 2004, un appassionato di vino di Adelaide, Australia, ha sborsato poco più di 32mila Euro per una delle bottiglie rimanenti messa all’asta.

Penfold Grange del 1951
Foto | Decanter – https://www.decanter.com/ – Vinamundi.it

Massandra è la più antica cantina dell’Ucraina e il suo sherry del 1775 è il più raro. Nel 2001, un decanter di questo speciale Massandra Sherry de la Frontera è stato venduto all’asta di Londra alla cifra sbalorditiva di 47mila euro. Il sapore deciso e il colore dorato intenso lo rendono veramente unico.

Christian Vanneque (1949-2015), primo sommelier del ristorante parigino La Tour d’Argent, ne capiva di vini e probabilmente conosce anche la ragione per cui, nel 2011, ha acquistato una bottiglia di Château d’Yquem del 1811 a 79.700 Euro, che attualmente giace dietro il vetro antiproiettile del suo ristorante di Bali.

Il Château Mounton Rothschild del 1945 è stato venduto nel 2012 per un valore di 80.819 Euro all’asta di Hong Kong. Si tratta di una delle annate migliori di sempre e una singola bottiglia jeroboam da 3 litri, contiene circa quattro bottiglie standard di vino.

Con soprannomi come l’aceto del miliardario, la bottiglia di Château Lafite del 1787 era un altro vino posseduto, presumibilmente, dall’ex Presidente degli Stati Uniti Thomas Jefferson.

L’editore Malcom Forbes acquistò la bottiglia nel 1985 all’asta a Londra e, anche se non è del tutto sicuro che sia appartenuta davvero al Presidente, le iniziali THJ incise sul vetro della bottiglia non hanno fatto altro che incrementare le congetture. Oggi la bottiglia fa parte della collezione Forbes di New York.

La bottiglia di Château Margaux del 1787 è stata riconosciuta come parte della collezione di Thomas Jefferson, ex Presidente degli Stati Uniti, ma la storia non finisce qui.

La bottiglie, tenuta da William Sokolin – mercante di vini di New York -, in occasione di una festa serale all’hotel Four Season, cadde per terra e si ruppe, portando alla compagnia di assicurazioni a sborsare una bella cifra.

Gli offerenti della bottiglia di Château Lafite del 1869 hanno dovuto combattere un’intesa battaglia all’asta di Hong Kong nel 2010.

La bottiglia standard d’annata rara è stata assegnata per l’incredibile cifra di 195mila Euro. Si tratta di un prezzo che non è stato mai superato per quanto riguarda la vendita di bottiglie di vino di dimensioni standard. Le bottiglie all’asta provenivano direttamente dalle cantine Lafite Rothschild.

Venduta a un collezionista privato all’asta di Ginevra per il valore di 219mila Euro, la bottiglia imperiale di 6 litri di Château Cheval Blanc è stata descritta dalla cantina di Saint Emillion come un errore della natura.

Un’estate cocente, le uve rinsecchite dal sole e il calore che penetrava fino nelle cantine avevano “bloccato la fermentazione”, comportando alti livelli di zucchero e acidità residui.

Due errori, però, assicurano un risultato positivo, proprio come questo vino che si è evoluto in qualcosa di incredibilmente gustoso, magico e superiore a tutti gli altri così costosi.

Il naufragato Champagne Heidsieck & Co Monopole Daimant Bleu del 1907 ha un valore storico straordinario e ciò lo rende uno dei più costosi del suo genere.

Nel 1998, due mila bottiglie di champagne vennero recuperate da una nave colpita da un sottomarino tedesco durante la Prima guerra mondiale.

Il valore è in gran parte dovuto alla sua originalità e per questo è considerato un grande oggetto nelle aste di tutto il mondo.

Una bottiglia è stata venduta all’asta a Mosca per una cifra di oltre € 224.000, rendendolo uno, se non il più costoso, champagne mai venduto all’asta.

Infine c’è il Screaming Eagle Cabernet Sauvignon del 1992, acquistato da Chase Bailey durante un’asta di vini di beneficenza negli Stati Uniti nel 2000, per un valore di 424mila Euro.

Lo Screaming Eagle Cabernet Sauvignon è ufficiosamente la bottiglia di 6 litri più costosa nel panorama del vino rosso.

Trattandosi di un’asta di vini di beneficenza, la bottiglia è rimasta fuori da qualsiasi altro elenco ufficiale di vini venduti.

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