Vini rosati: che cosa sono e come si producono?

Per diverso tempo il vino rosato è stato sinonimo di “scarsa qualità”. Usato come sostituto economico di un vino rosso, oppure come fondo di cantina da servire a commensali di passaggio. Oggi però il rosé ha una sua precisa collocazione nel mercato nazionale ed estero. E ha soprattutto una tecnica di lavorazione che lo rende piacevole e pregiato sotto ogni punto di vista.

Calice vino rosato
Immagine | Pixabay @IvicaM90

Come si produce il vino rosato?

Un tempo, senza troppo girarci attorno, il rosé era ottenuto mischiando insieme vini bianchi e rossi. Una procedura che ormai è vietata per legge in tutta l’Europa ed è permessa soltanto per la produzione di Champagne e precisi tipi di spumanti. Secondo le nuove disposizioni, il vino rosato oggi può essere prodotto con i seguenti ingredienti: uve a bacca rossa o grigia, sistema di uvaggio e assemblaggio di mosti.

Per farla breve: il rosato si ottiene da uva a bacca rossa, o uve bianche e rosse, vinificate insieme. Si miscelano dunque non i vini pronti, ma i diversi tipi di frutto lavorati simultaneamente (ecco che cos’è il sistema definito come “uvaggio”). Un’altra valida alternativa è la lavorazione nella parte di assemblaggio dei mosti. Non si deve mai, in ogni caso, agire sul prodotto finito per cambiarne i connotati.

I tipi di vini rosati

Esistono diverse tonalità di vini rosati a seconda del tipo di uva che vengono utilizzati. Quelli chiamati “naturali” sono ottenuti dalle uve povere di materia colorate: non se ne trovano tante e di solito si vinificano per purezza, così che la loro tipicità non vada persa.

Vino rosato calice
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La tonalità può anche dipendere dagli strumenti messi in campo per il periodo di macerazione. Si parla cioè del tempo in cui si entra in contatto con le bucce, che sono a conti fatti la materia che poi colora il vino. Quel lasso di tempo è molto breve e può durare da qualche ora a un giorno intero per i vini rosati. A ogni modo, le uve utilizzate in qualsiasi caso sono mature e sane, quindi colte all’apice della loro formazione.

Le caratteristiche organolettiche

A prodotto vino, il vino rosato si presenta con aspetto e colore tra il rosa tenue, il cerasuolo e il chiaretto. Generalmente il sentore è quello fruttato, con qualche nota speziata o dolce a seconda del tipo di lavorazione e di uva. Prevalgono anche sensazioni acide o aromi lievemente corposi. La temperatura ideale con cui si serve il rosé è compresa tra i 10 e i 14 gradi. Il rosato è ideale per pietanze a base di pesce, paste asciutte con sughi delicati e salumi leggeri.

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