Quali sono i vini italiani più rappresentati nei ristoranti degli Stati Uniti? Ce lo rivela la classifica stilata da wine2wine Business Forum in collaborazione con il data partner americano Somm.ai.
La graduatoria vede al primo posto assoluto il Prosecco dell’Azienda Vitivinicola La Marca, seguito da due diverse etichette di Pinot Grigio.
La classifica dei 150 vini italiani più rappresentati nei ristoranti americani
L’elenco, disponibile sul sito di wine2wine Business Forum, fornisce agli utenti un’istantanea unica delle abitudini di consumo dei frequentatori dei ristoranti americani, consentendo ai produttori di comprendere l’evoluzione dei gusti, delle preferenze e dei punti di prezzo, con l’obiettivo generale di migliorare le vendite nei locali.
Al primo posto assoluto e al primo posto tra i vini bianchi sparkling troviamo il Prosecco dell’Azienda Vitivinicola La Marca (Veneto), mentre tra i bianchi fermi il più rappresentato è il Pinot Grigio della Cantina Santa Margherita (Veneto).
Passando ai rossi, il primo a comparire nella classifica (al quarto posto assoluto) è il Tignanello di Antinori (Toscana). Per trovare un vino rosato dobbiamo scorrere fino al 49esimo posto, dove troviamo il Brachetto d’Acqui dell’azienda Vigne Regali (Piemonte).
La classifica inoltre offre diversi spunti di riflessione interessanti: ad esempio i tre vini più venduti costano meno di 60 dollari (55 euro per intenderci), ci sono 91 vini rossi, 31 bianchi e 28 frizzanti e 58 vini costano più di 100 dollari, mentre i restanti 92 costano meno di 100 dollari.
Inoltre il prezzo medio di una bottiglia di vino di questa lista è di 148 dollari (136 euro) e i più gettonati sono i vini toscani, veneti e piemontesi. Infine le denominazioni maggiormente presenti sono Pinot Griglio, Brunello di Montalcino e Prosecco.
“La lista dei 150 vini più venduti nei ristoranti USA fornisce un’affascinante visione delle abitudini di consumo dei bevitori americani ed è una lettura essenziale per qualsiasi produttore italiano interessato al mercato americano. – commenta Stevie Kim, managing director di Vinitaly International – Non solo ci dice cosa bevono gli americani, ma include anche informazioni cruciali sui prezzi e sulle tendenze di mercato“.
“Siamo lieti di collaborare con wine2wine Business Forum per aiutare i produttori italiani a comprendere meglio il comportamento dei consumatori nel mercato statunitense – afferma Jeremy Hart, Chief Strategy e Co-Funder di Somm.ai – Il settore della ristorazione è un ambiente dinamico e in continua evoluzione e rimanere aggiornati sulle ultime tendenze e preferenze dei consumatori può essere una sfida. Il nostro strumento di analisi dei dati offre ai produttori una visione inestimabile, consentendo loro di prendere decisioni più informate su come approcciare questo mercato sì complesso, ma anche remunerativo”. Somm.ai è stata fondata dal 29enne David Kong ed è utilizzata da diverse aziende vinicole leader nel settore.
I vini italiani negli Stati Uniti
Gli Stati Uniti sono da sempre uno dei mercati esteri più importanti per il vino italiano, insieme a Gran Bretagna e Germania.
Dopo anni di crescita, nel 2022 il mercato ha fatto registrare una frenata e lo stesso è accaduto nei primi mesi del 2023. Si tratta, però, di un quadro fatti di luci ed ombre che fornisce indicazioni e spunti di riflessione per tutti i player del settore.
Se da un lato le esportazioni verso gli Stati Uniti crescono, dall’altro i consumi calano, ma non per i vini di alta gamma.
Per il vino italiano in USA il 2023 è partito piuttosto bene: le esportazioni nel primo trimestre sullo stesso periodo 2022 sono cresciute in valore del +10,7%, a 446 milioni di Euro.
Ci sono però due aspetti da tenere conto: nel mercato statunitense i consumi di vino stanno rallentando, mentre continuano a crescere le vendite di vino di costo superiore ai 15 dollari a bottiglia.
I volumi per il vino fermo – e la categoria vino nella sua complessità – sono in calo, mentre lo spumante ha registrato il suo 21esimo anno consecutivo di crescita sia a valore che a volume nel 2022.
Per i segmenti premium (oltre 40 dollari per lo Champagne, oltre 10 dollari per gli altri spumanti) si prevede la crescita più forte nei prossimi cinque anni.
wine2wine Business Forum nel dettaglio
wine2wine è un Forum internazionale sul wine business che si tiene a Verona, ogni anno, dal 2014: per il 2023 il forum si terrà il 13 e il 14 novembre.
Anche rappresentanti di Somm.ai saranno presenti a wine2wine Business Forum 2023, a Verona, per presentare i dati e rispondere alle domande dei partecipanti.
L’evento è un punto di riferimento sia per i produttori che per una grande varietà di professionisti del vino desiderosi di sviluppare e far crescere la propria attività in tutto il mondo.
La kermesse è stata nominata per i Born Digital Wine Awards 2019, concorso che premia i contenuti di qualità relativi al mondo enologico: pubblicazioni online, contenuti audiovisivi e fotografici, format originali e media innovativi come il podcast.
wine2wine Business Forum offre un’opportunità unica per riflettere e discutere sulle principali problematiche che investono il wine business internazionale, un settore in rapida evoluzione.
È l’occasione, per l’intera comunità vinicola, di fare rete e coniugare la passione per il mondo del vino con expertise e competenze diverse, tutto con l’obiettivo di dare forma a un’industria del vino fiorente e sostenibile.