Il vino

Vini delle Marche: quali sono e dove trovarli

Per la loro posizione geografica, compresa cioè tra la fascia dell’Appennino e il mare, le Marche hanno diversi climi a seconda delle zone. Panorami stupendi, colline in fiore e colorate di giallo per i girasoli, ma anche le verdi vallate appena oltre la costa marina. Sono queste le zone migliori dove potersi dediare alla coltivazione della vite, con condizioni climatiche e tecnologie che consentono la produzione di vini di alta qualità.

Immagine | Pixabay @ArekSocha

Vini nelle Marche: le zone geografiche

Ora come ora, nelle Marche sono censite oltre duecento varietà di vitigni diversi. Una quantità nata dopo vari processi di ammodernamento, iniziato nel secondo Dopoguerra con la piantumazione dei vitigni di pregio in alcune zone precise. Per esempio le aree collinari di Jesi, Cuptramontana e nei Colli Piceni. In queste zone, in particolare, la qualità è stata riconosciuta ufficialmente dal 1962, con l’applicazione della disciplina sulla tutela giuridica delle Denominazioni di origine controllata. Sui monti tra Macerata e Camerino si concentrano altre grandi produzioni, mentre le restanti sono sparse tra il Fermano e San Benedetto del Tronto.

Il clima delle coltivazioni

Essendo una zona tra collina e montagna, le Marche sono caratterizzate da un clima sub-continentale. Si hanno cioè terreni compatti e ricchi di sostanze organiche, in cui i vitigni trovano le condizioni ideali per la coltivazione. Un clima continentale lo si ha invece nell’area interna grazie a terreni marnosi, ricchi di limo e calcare. Al mare, naturalmente, c’è un clima mediterraneo nella zona costiera. Peraltro è caratterizzata anche da terreni ricchi di sedimenti marini, il che significa avere condizioni favorevoli per la produzione i determinati vitigni.

Immagine | Unsplash @ApoloPhotographer

I vini delle Marche zona per zona

Nella provincia di Pesaro-Urbino troviamo coltivazioni e produzioni di Bianchello del Metauro, Pergola ed Esino. In provincia idi Ancona, in particolare, si trova il Verdicchio dei Castelli di Jesi (classico o normale) e la Lacrima di Morro d’Alba. Ancona, Macerata, Fermo e Ascoli Piceno sono grandi produttori del Rosso Piceno (normale o superiore), mentre sempre ad Ancona è presente anche il Rosso Conero.

Verso Macerata si hanno anche il San Severino e il Verdicchio di Matelica, la Vernaccia di Serrapetrona e il San Genesio. Oltre i Colli Maceratesi, la zona Fermana fornisce anche un’ottima produzione di Falerio. Tra i vini generici (senza cioè una specifica competenza territoriale) ci sono il Passerina, il Sangiovese, il Montepulciano e il Trebbiano Toscano. Altri vitigni ancora sono invece stati integrati con successo tra quelli tradizionali marchigiani: si tratta dello Chardonnay, del Merlot e del Cabernet Sauvignon.

Lorenzo Rotella

Leggo e scrivo da quando ne ho memoria e sono un critico onnivoro di cinema e letteratura. Militante dell’associazione Carovana Antimafia Ovest Milano dal 2018, copywriter di cronaca per grandi media dal 2019, giornalista del quotidiano La Stampa dal 2021, collaboratore del magazine e sito web Green Planner dal 2022, autore della raccolta di poesie “Mille Soli Una Notte” edito da NMBook World.

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