Dall’Himalaya al deserto in Israele, tra le palme da cocco o su un atollo polinesiano, sono questi alcuni dei luoghi più strani e insoliti dove sono stati realizzati vigneti per la produzione di vino.
È forse il vigneto realizzato a Telemark, in Norvegia, il più a nord al mondo. Le vigne di Lerkekasa si trovano a due ore da Olso, in una posizione geografica unica. Questo luogo, si trova nei pressi del lago Norsjø, è protetto dalle colline e dalle montagne circostanti. Questa conformazione consente temperature più miti rispetto al resto del Paese e di conseguenza anche di coltivare la vite. Le specie coltivate sono state selezionate attraverso diversi tentativi, le più compatibili sono risultate essere Rondo, Léon Millot e Solaris, proprio quest’ultima specie è nota per la sua resistenza al freddo.
Dal freddo al caldo torrido del deserto, dove, nel area Sud di Israele, è stato realizzato il vigneto del Negev. Le principali difficoltà da superare sono state certamente legate alle condizioni climatiche e alla scarsità di acqua. Per superare questo problema è stato realizzato un sistema di irrigazione. L’impianto è controllato tramite un’interfaccia informatica.
Un vigneto, valuto dal francese François Raynal, sorge nella valle del lago Inle, in Birmania, a circa mille metri sopra il livello del mare. Qui la vite sfida il clima tropicale di questa area. Per riuscire a far produrre questo vigneto gli esperti hanno dovuto sviluppare un sistema di coltivazione che tenesse conto delle peculiarità di questo territorio. Diverse sono state le specie di vite prese in considerazione per realizzare questo vigneto. I migliori risultati sono stati ottenuto con il Syrah, il Pinot nero, lo Chardonnay e il Moscato.
Ai piedi del Sacro Monte Meili, nella provincia cinese dello Yunnan, si trovano, tra le montagne innevate dell’Himalaya e gole profonde, i vigneti di Ao Yun. Il vigneto, di trenta ettari di superficie, è stato realizzato a un’altitudine compresa tra i 2200 e i 2600 metri sul livello del mare.
Un altro vigneto unico al mondo è stato realizzato sull’atollo di Rangiroa, nella Polinesia francese. Qui la vite cresce con successo tra le palme da cocco, questi vigneti polinesiani dsono caratterizzati dalla produzione di vino bianco e di un vino dolce. Una volta raccolta, l’uva viene trasportata per essere sottoposta al processo di vinificazione con delle canoe. Con due raccolte l’anno viene garantita una produzione di circa 30.000 bottiglie.
Un’altra insolita coltivazione della vite si trova nella valle di La Geria, nella regione di Lanzarote, nelle Isole Canarie. Un territorio noto per il suo terreno lavico dove comunque si riesce a produrre del buon vino. Questo risultato è stato reso possibile grazie ad una particolare tecnica di coltivazione. Ogni pianta di vite viene posta all’interno di una buca profonda tre metri e larga fino a cinque, inoltre, per proteggere le piante vengono costruiti gli zocos, piccole mura circolari. A causae delle scarse precipitazioni, la produzione di questo vino resta limitata.
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