Un viaggio tra i vini rosè, fra eccellenze e piccole scoperte, racconti di vigne e storie incredibili in una location affascinante: l’incantevole centro storico di Vieste, in Puglia, presenta sabato 1° giugno La Vieste en Rose, la kermesse che celebra il rosato e il suo connubio con arte, musica e divertimento.
Giunta alla quinta edizione, la manifestazione nasce con l’intento di creare un percorso coinvolgente di gusto e cultura tra i principali brand di vino.
Le viuzze del borgo antico della capitale del turismo pugliese saranno decorate e arredate a tema rosé, con spazi informativi che diventeranno luoghi di incontro, confronto e distribuzione di degustazioni di vino.
Una serata che apre le danze della stagione estiva, quella dove quest’angolo di Puglia fiorisce di turisti, di momenti all’aperto, di convivialità e di serate lungo la spiaggia, ad ascoltare il rumore del mare.
Promosso dal Comune di Vieste, la kermesse è diventata da qualche anno un punto di riferimento del settore enologico: ai banchi di assaggio saranno 60 cantine provenienti da ogni parte d’Italia e, per la prima volta, ci saranno anche produttori esteri che giungeranno a Vieste per promuovere i propri rosati.
E per chi vuole approfondire ci sono anche le masterclass, talk e seminari durante i quali cinquanta enologi provenienti da tutta Italia terranno lezioni formative finalizzate a far conoscere le virtù, possibilità di abbinamento e qualità organolettiche dei rosati pugliesi.
“Si inizia al tramonto e si termina a notte fonda», spiega Rossella Falcone, assessora al Turismo di Vieste. «La Vieste en Rose è ormai un evento imperdibile nel calendario non solo di Vieste, ma dell’intero panorama enogastronomico nazionale”.
Giunta alla quinta edizione, La Vieste en Rose prevedrà, oltre ai momenti di degustazione e agli appuntamenti conviviali in cui le attività ristorative proporranno menù a tema, anche seminari e tavole rotonde di grande valore formativo e informativo, per esaminare lo stato dell’arte e dare ulteriore impulso all’universo del rosato.
“La nostra è una sfida che va oltre la specifica proposta di un evento, pur estremamente apprezzato, ma che vuol essere il simbolo di un modo diverso di fare turismo”, prosegue l’assessora. “Siamo certi che il turismo di qualità, capace di proporre contenuti che vadano oltre il semplice svolgimento di una rassegna, faccia davvero la differenza”.
“L’intera città è in trepida attesa de “La Vieste en Rose”, la porta inaugurale dell’estate viestana” dice Maurizio Altomare di Studio360. “Avremo l’opportunità di entrare in contatto con cantine provenienti non solo da tutta la regione ma dall’Italia e oltre, sorseggiando il buon vino in un contesto che va oltre la degustazione”.
L’evento non è semplicemente una kermesse enologica capace di instillare amore per il vino rosato ma un’iniziativa che valorizza il made in Italy. Sarà possibile degustare prodotti enogastronomici di differenti produttori del circuito Slow Food.
Al termine di tutto, una grande festa finale da vivere cantando e ballando, con musica in ogni angolo, arte e poesia, a fare ben più che corredo dell’evento, proprio nell’ottica che il vino, nello specifico rosato, è cultura, emozione, riflessione, esperienza, portatore di una filosofia di alto profilo.
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