La sostenibilità è diventata un tema centrale nel settore vitivinicolo, e l’attenzione si sta spostando verso un aspetto spesso trascurato: il packaging del vino. Durante la Slow Wine Fair del 2025 a Bologna, Slow Food e Slow Wine hanno lanciato una Call to Action intitolata “Alleggeriamo le nostre bottiglie: un peso minore sul pianeta, un passo in avanti per la sostenibilità del vino”. Questa iniziativa ha come obiettivo principale quello di sensibilizzare i produttori e i consumatori sull’importanza di un packaging più sostenibile.
L’impatto ambientale del packaging, in particolare della bottiglia di vetro, è significativo. Secondo l’Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino (OIV), oltre il 50% del vino prodotto globalmente viene consumato al di fuori del Paese di origine. Questo implica che il trasporto e l’imballaggio in vetro rappresentano circa il 74% dell’impronta carbonica del settore. È fondamentale quindi agire su questo fronte per ridurre l’impatto ambientale del vino.
I punti chiave della Call to Action
La Call to Action si articola attorno a tre punti fondamentali:
Indicazione del peso della bottiglia: I produttori sono invitati a stampare il peso della bottiglia sull’etichetta, utilizzando metodi come la stampa diretta o l’inserimento di un QR code. Questo aiuterà i consumatori a fare scelte più consapevoli.
Adozione di bottiglie leggere: Si incoraggia l’uso di bottiglie per vini fermi con un peso medio inferiore a 450 grammi per una bottiglia da 0,75 litri entro la fine del 2026. Questo cambiamento potrebbe ridurre drasticamente l’impatto ambientale.
Maggiore trasparenza: I produttori sono chiamati a comunicare i loro sforzi per ridurre il peso delle bottiglie, favorendo una maggiore consapevolezza tra i consumatori.
La guida “Unpacking Wine”
Per supportare questa iniziativa, Slow Wine ha presentato la guida “Unpacking Wine”, un manuale che offre indicazioni su come realizzare un imballaggio “buono, pulito e giusto”. Questa guida è un invito all’azione per tutti gli attori della filiera vinicola, dai produttori ai rivenditori e ai consumatori, per promuovere pratiche di packaging più sostenibili.
Il tema della sostenibilità non è solo una questione di immagine, ma ha anche un impatto economico. Ogni chilogrammo di vetro produce 2,7 chilogrammi di CO2. Ridurre il peso delle bottiglie non solo diminuirebbe l’impatto ambientale, ma renderebbe anche il vino più accessibile ai consumatori. Con oltre 30 miliardi di bottiglie di vetro prodotte annualmente, è chiaro che un cambiamento è urgente e necessario.
Collaborazione internazionale e coinvolgimento
La Slow Wine Fair ha offerto una piattaforma per presentare “Unpacking Wine”, realizzata in collaborazione con Porto Protocol, una rete globale di aziende impegnate nella sostenibilità nel settore del vino. Tra i membri di Porto Protocol ci sono diverse realtà italiane, come Salcheto e Pasqua, e nomi internazionali come Gonzalez Byass e Concha y Toro. Questo ampio coinvolgimento evidenzia l’importanza della collaborazione internazionale per affrontare le sfide legate alla sostenibilità.
In conclusione, la Call to Action lanciata da Slow Wine rappresenta un passo significativo verso un futuro più sostenibile per il settore vitivinicolo. È fondamentale che tutti gli attori della filiera collaborino per adottare pratiche sostenibili, affinché il packaging diventi un alleato nella lotta per un ambiente migliore. La guida “Unpacking Wine” è uno strumento prezioso per aiutare i produttori e i consumatori a fare scelte più consapevoli e responsabili.