Le vendite del Vermentino di Gallura hanno visto un incremento del 8,5% nei mesi estivi: un dato che certifica il successo di questo vino sardo ottenendo un altro straordinario traguardo a livello economico.
Dalle ultime stime di mercato, l’unico DOCG dell’isola è stato il prodotto più venduto in Italia a giugno, luglio e agosto del 2023.
Dare una risposta a questo incremento è complesso dato che ci sono diversi fattori che hanno inciso sulla crescita del Vermentino nel nostro Paese.
Prima di tutto va sottolineata la presenza dei turisti dall’estero che hanno saputo cogliere la freschezza e l’essenza di questo vino davvero pregiato.
Gli acquisti del vino sardo sono stati compiuto soprattutto dagli americani e inglesi non solo nelle grandi distribuzioni ma anche in hotel e ristoranti che quest’anno hanno accolto centinaia di turisti da tutto il mondo.
Questo risultato è il frutto soprattutto degli acquisti fatti dai turisti stranieri negli hotel e ristoranti del nord Sardegna, in particolare della Costa Smeralda.
Basta guardare alle presenze registrate ad Arzachena e in Costa Smeralda, dove i turisti di nazionalità americana sono stati 39mila nel 2022 e 87mila quelli inglesi.
Anche Olbia è un’altra destinazione preferita dai due mercati; la città è infatti la terza destinazione per gli americani con 21.300 presenze e la terza anche per gli inglesi con 47.300 presenze.
Il Vermentino di Gallura ha perfino superato vini come il Barolo, il quale si attesta a un 9% di vendite, il Brunello di Montalcino con un 7% e l’Amarone della Valpolicella con il 6%.
I dati sono stati pubblicati dall’Osservatorio della Edoardo Freddi International, una delle società che si occupa della ricerca del settore vino.
I numeri a quel punto sono stati elaborati dalla Comunicazione e Centro Studi del Cipnes Gallura che si è focalizzata sulle cifre dedicate alla produzione vitivinicola sarda.
Dalla ricerca è emerso che il Vermentino di Gallura si è posizionato al primo posto per i consumi di italiani e turisti internazionali con l’8,5% di vendite nel periodo cha va dal mese di giugno ad agosto 2023.
Seguono i vini Grillo (Sicilia; 7%); Lugana (Lombardia; 6,5%); Fiano di Avellino (Campania, 5%); Bolgheri Rosso (Toscana; 5%); Gavi (Piemonte; 4,5%); Trento Doc (Trentino; 4%); Lambrusco (Emilia; 3,5%); Cerasuolo (Abruzzo; 3,5%); Primitivo di Manduria (Puglia; 3%).
Il Vermentino spicca anche per quanto riguarda il settore Fine Wine, categoria dedicata essenzialmente ai prodotti pregiati, di alta qualità, se non addirittura da collezionismo. In quel caso gli acquisti del bianco della Gallura ha raggiunto una quota che si aggira sul 12% sempre nello stesso periodo.
Complessivamente, sempre secondo lo studio della Edoardo Freddi International, le vendite del vino in Italia sono cresciute dell’1,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno, confermando l’interesse dei mercati verso il Made in Italy, da quello americano che si è soffermato perlopiù su vini toscani, campani, pugliesi, sardi e siciliani, a quello inglese hanno particolarmente apprezzato il vino sardo inserendolo tra quelli piemontesi, siciliani e del Lago di Garda.
La tendenza coincide per altro con le presenze durante la stagione: americani e inglesi (rispettivamente 39 mila e 87 mila nel 2022) hanno scelto come prima destinazione Arzachena e Porto Cervo, seguite da Olbia che è diventata un’atra tappa irrinunciabile per 21.300 statunitensi e 47.300 britannici.
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