Categories: Cucina

Un giovane chef under 30 rivoluziona la cucina sul Lago di Garda

Il Lago di Garda, con le sue acque turchesi e panorami mozzafiato, si presenta non solo come una meta turistica di fama mondiale, ma anche come un crocevia di culture culinarie e tradizioni gastronomiche. In questo contesto si distingue Andrea De Lillo, un giovane chef classe ’98, originario di Torbole sul Garda, che ha recentemente assunto la direzione della cucina del ristorante Nin, situato all’interno del prestigioso Belfiore Park Hotel a Brenzone. Questa sfida, che De Lillo affronta con grande determinazione, arriva a pochi mesi dall’uscita di Terry Giacomello, noto per il suo approccio innovativo.

«Il Lago di Garda ha una personalità unica e il mio scopo è raccontarla attraverso i piatti», afferma De Lillo, sottolineando la sua intenzione di onorare la tradizione culinaria del territorio. Nonostante l’eredità pesante lasciata da Giacomello, De Lillo non teme il confronto. La sua visione culinaria è ben distinta: «La mia è una cucina molto diversa da quella di chi mi ha preceduto», chiarisce. Con un bagaglio di esperienze che spazia da ristoranti stellati a piccoli locali, De Lillo ha maturato una solida preparazione, tutte radicate nel territorio del Garda.

Un percorso ricco di esperienze

La carriera di De Lillo lo ha portato a viaggiare e apprendere in alcune delle cucine più rinomate al mondo. Ha lavorato nella celebre Osteria Francescana di Massimo Bottura, dove ha appreso l’importanza di valorizzare i prodotti locali, e alla Locanda Margon, sotto la direzione di Alfio Ghezzi. Il suo percorso lo ha anche condotto in Perù, al Central di Virgilio Martinez, dove ha esplorato la biodiversità alimentare di un Paese ricco di ingredienti unici. Questa esperienza internazionale ha arricchito il suo bagaglio culturale, offrendogli una nuova e stimolante prospettiva.

In Danimarca, ha lavorato al Relæ di Christian Puglisi, un ristorante noto per l’approccio sostenibile e per l’attenzione al territorio, un concetto che De Lillo ha intenzione di riproporre nel suo ristorante a Brenzone. Il suo obiettivo è nobilitare i pesci di acqua dolce del lago, come il luccio e il siluro, portando alla luce la ricchezza del patrimonio ittico locale. La proposta culinaria di De Lillo non è solo un omaggio al Lago di Garda, ma anche una fusione di innovazione, tecnica e passione.

I menu del ristorante Nin

Presso il ristorante Nin, De Lillo ha ideato due menu distintivi che esplorano e reinterpretano il patrimonio gastronomico locale:

  1. Radici: un percorso di sette portate al prezzo di 130 euro, dove la semplicità degli ingredienti autoctoni gioca un ruolo chiave.
  2. Venti e Correnti: un’esperienza più articolata con nove portate al costo di 150 euro, arricchita da influenze internazionali e preparazioni esotiche come chimichurri, dashi e kimchi.

Questi piatti sono pensati per stimolare il palato con un gioco di fermentazioni e acidità, offrendo un’esperienza gastronomica intensa e memorabile.

Creazioni gastronomiche

Un esempio delle creazioni di De Lillo è rappresentato dal piatto “Siluro, Leche de tigre, Cipolla”, che combina la freschezza del pesce con la nota acidula della leche de tigre, un condimento peruviano a base di lime. Altro piatto di spicco è “Agnello, Barbabietola, Chimichurri”, dove la dolcezza della barbabietola si sposa con la sapidità dell’agnello, creando un contrasto di sapori che racconta una storia di terre lontane ma intimamente legate alla tradizione gastronomica italiana.

La cucina di Andrea De Lillo rappresenta un viaggio alla scoperta del Lago di Garda e dei suoi prodotti, ma anche un dialogo tra culture diverse, riflettendo l’evoluzione della gastronomia contemporanea. Con la sua giovanile energia e le esperienze accumulate, De Lillo si propone come un punto di riferimento per il futuro della cucina gardesana, promettendo di far parlare di sé e del suo lavoro.

Il ristorante Nin, con la sua vista mozzafiato sul lago, si prepara a diventare un luogo di incontro per gli amanti della buona cucina, dove ogni piatto racconta il territorio e le sue tradizioni. Con la nuova direzione di De Lillo, il Lago di Garda si prepara a scrivere un nuovo capitolo della sua storia gastronomica, ricco di innovazione e rispetto per le radici.

Redazione Vinamundi

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