Sono state ufficialmente proclamate le cantine vincitrici della terza edizione del prestigioso concorso enologico regionale “L’Umbria del vino”, promosso con grande impegno dalla Camera di Commercio dell’Umbria.
Anche quest’anno l’evento è stato un grande successo, dimostrando ancora una volta quanto l’Umbria sia una realtà d’eccellenza nel settore vinicolo italiano.
L’annuncio dei vincitori dell’edizione 2024 de “L’Umbria del vino” è avvenuto nella solenne cornice della sala del Consiglio presso la sede di Perugia della Camera di Commercio, dove il presidente Giorgio Mencaroni e il segretario generale Federico Sisti hanno rivelato con entusiasmo i nomi delle cantine premiate.
In occasione dell’evento, i presenti in sala hanno avuto anche la possibilità di collegarsi via web con il presidente nazionale e internazionale degli Enologi, Riccardo Cotarella, il quale ha guidato la commissione giudicatrice con autorevolezza e competenza in questa terza edizione de “L’Umbria del vino”.
Le cantine, suddivise per Comuni, sono infatti state valutate con scrupolo da una commissione di qualità, composta da enologi, sommelier di grande esperienza e giornalisti enogastronomici di spicco.
Una prestigiosa giuria che ha dovuto degustare alla cieca ben 166 vini provenienti da 61 aziende vitivinicole umbre, offrendo così una panoramica completa delle eccellenze enologiche presenti sul territorio regionale.
“Dopo la felice esperienza delle precedenti edizioni, abbiamo l’occasione di tornare a parlare nuovamente di vino, attraverso questa terza edizione del concorso, fortemente voluto da questa Camera di commercio, per favorire la conoscenza e l’apprezzamento dei nostri vini da parte dei consumatori, nella consapevolezza che il vino umbro rappresenta un prodotto dotato di qualità e di grandi potenzialità, non del tutto ancora espresse e conosciute come in realtà meriterebbe”.
Ha dichiarato in sede di proclamazione dei vincitori il presidente Giorgio Mencaroni, il quale poi ha anche aggiunto:
“L’Umbria ha da sempre dimostrato una naturale vocazione verso la produzione dei prodotti vitivinicoli, anche per la diversità di microclimi e ambienti che ne caratterizzano il territorio: pensiamo alle aree collinari, alle zone lacustri, piuttosto che alle vallate o alle aree fluviali in cui si coltivano le variegate tipologie di viti che imprimono riconoscibilità e identità al nostro territorio. Gli stessi addetti ai lavori indicano la nostra regione come un territorio che, seppur di piccole dimensioni, ha saputo organizzare un’offerta di qualità che nulla ha da invidiare a quanto presentato da realtà più grandi e celebri”.
Con queste parole Mencaroni ha voluto sottolineare l’importanza che l’Umbria ricopre ormai nel settore vinicolo italiano, dove oggi è un prodotto di grande eccellenza.
“Questo concorso rappresenta uno strumento a servizio di un più ampio percorso che miri alla valorizzazione dell’attività delle aziende vitivinicole, che qui in Umbria sono soprattutto medie e piccole realtà, le quali si stanno caratterizzando per la grande vitalità nell’ambito del settore enologico nazionale: ciò stimolando sempre di più i produttori verso un continuo miglioramento, consapevoli del fatto che la diffusione del patrimonio enogastronomico di eccellenza del territorio, di cui il vino è componente essenziale, costituisca una spinta allo sviluppo del turismo, che possa esprimersi anche attraverso forme capaci di generare un coinvolgimento legato a fattori emozionali come l’enoturismo”.
“L’Umbria del vino” 2024 ha premiato diverse categorie di vini, così suddivise: bianchi, rossi, rosati, spumanti di qualità e dolci.
I vincitori? Ecco i nomi delle cantine: Tenute Baldo (Bastia Umbra, Pg); Cantine Briziarelli, Cantina Dionigi, Tenute Lunelli (Bevagna, Pg); Vetunna – Cantine Bettona (Bettona, Pg); Di Filippo (Cannara, Pg); Cantina Baldassarri (Collazzone, Pg); Le Crete (Giove, Tr); Terre De La Custodia (Gualdo Cattaneo, Pg); Semonte (Gubbio, Pg); Pucciarella (Magione, Pg); Fratelli Pardi, La Veneranda, Le Cimate, Scacciadiavoli, Tenuta Alzatura, Tenuta Colfalco (Montefalco, Pg); Santo Iolo (Narni, Tr); Bigi (Orvieto, Tr); Cantina Blasi, Chiesa del Carmine (Umbertide, Pg).
È doveroso specificare che, nel scrupoloso rispetto delle disposizioni ministeriali, recepite nel regolamento del concorso enologico regionale autorizzato dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, a essere divulgati pubblicamente sono stati solamente i nomi delle cantine che hanno ricevuto riconoscimenti e non i nomi di tutti i partecipanti al concorso.
Durante la cerimonia di proclamazione, oltre ai rappresentanti della Camera di Commercio dell’Umbria, promotrice del concorso, erano presenti anche i partner coinvolti nell’organizzazione: l’azienda speciale Promocamera, in collaborazione con la Regione Umbria, le associazioni di categoria degli agricoltori Coldiretti Umbria, Confagricoltura Umbria e Cia Umbria, il 3A Parco Tecnologico Agroalimentare dell’Umbria, l’associazione Strade del Vino e dell’Olio dell’Umbria e Confcooperative Umbria.
Da sottolineare anche la collaborazione sinergica con Umbria Top Wines, la società cooperativa dedicata alla promozione dei vini regionali dell’Umbria.
Le cantine proclamate vincitrici sono ora invitate alla cerimonia finale di premiazione, prevista per giovedì 29 febbraio a Perugia, presso il centro congressi della Camera di Commercio dell’Umbria.
Durante l’evento, saranno ovviamente svelati i nomi dei vini vincitori, celebrando così le eccellenze vitivinicole della regione.
“L’Umbria del vino”, dedicato esclusivamente alle aziende vitivinicole con sede e unità produttive nella regione umbra, si distingue come il solo concorso enologico autorizzato già dal 2021 dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali.
Gli obiettivi fondamentali di questo concorso sono molteplici:
In definitiva, “L’Umbria del Vino” si propone come un importante strumento per la crescita e la valorizzazione del settore vinicolo umbro, con l’obiettivo di promuovere la qualità, la diversità e l’autenticità dei vini regionali, nonché di stimolare l’interesse e l’entusiasmo dei consumatori e dei turisti nei confronti della cultura enogastronomica umbra.
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