Lo scorso 15 ottobre, presso il Teatro Brancaccio di Roma, Michele e Massimo Bernetti, alla guida dell’Azienda Vinicola Umani Ronchi, hanno ritirato il premio assegnato dalla Guida Vini d’Italia 2024 del Gambero Rosso come miglior cantina italiana dell’anno.
“Una gamma aziendale coesa, compatta nell’aspetto qualitativo eppur ben diversificata: l’ampia varietà di scelta fa guadagnare a Umani Ronchi il titolo di Cantina dell’Anno” come riportato direttamente dal Gambero Rosso.
l riconoscimento speciale di Gambero Rosso premia l’eccellenza qualitativa dei prodotti (sono 6 i vini arrivati in finale in degustazione: Vecchie Vigne ’21 e Plenio Riserva ’21, Campo San Giorgio ’19, Cumaro ’19, Pelago ’19, Maximo ’21), la visione innovativa, il lavoro di squadra, e due regioni altamente vocate, le Marche e l’Abruzzo.
Non si ferma ai soli aspetti vitivinicoli ma racconta la vitalità complessiva del progetto Umani Ronchi che abbraccia architettura, ospitalità, accoglienza anche attraverso il Grand Hotel Palace, Boutique&Wine Hotel nel centro storico di Ancona, e il Wine Not Bistrot.
Si tratta di un riconoscimento importante e prestigioso, che testimonia e certifica il ruolo di primo piano di Umani Ronchi nel panorama enologico italiano, attestandosi come una delle cantine nazionali di riferimento.
Il premio segue un altro importante riconoscimento di respiro internazionale, ottenuto nel 2020, quando anche la rivista e il sito americano Wine Spectator elesse Umani Ronchi tra le Migliori Cantine d’Italia.
Qualità, diversificazione e differenziazione sono le parole chiave che hanno portato gli esperti del Gambero Rosso a selezionare Umani Ronchi come migliore cantina italiana.
Qualità e differenziazione/diversificazione dei cru e dei vigneti, distribuiti tre le Marche e l’Abruzzo, dove sono coltivate le uve, principalmente dai vitigni Verdicchio (Marche) e Montepulciano (Abruzzo), alla base dei vini Umani Ronchi, parte dei quali acquistabili nel nostro sito di vendita di vino online.
“i pochi spazi a disposizione in questa guida non riescono a render l’idea della magnifica diversità di cru che danno vita alla pattuglia delle etichette basate sull’uva Verdicchio, così come citare i vigneti di Montepulciano sparsi tra il Conero e l’Abruzzo” riporta il profilo aziendale sulla Guida Vini d’Italia.
Da questi cru, attentamente selezionati e rientranti nei 210 ettari di vigneti aziendali tra le Colline del Verdicchio, il Conero e l’Abruzzo, nascono delle vere e proprie perle enologiche.
“(…) Nell’attrezzata cantina prende vita una gamma di vini dalla qualità media impressionante, frutto di molti anni di lavoro eseguito da un team tecnico rodato e competente e di scelte lungimiranti” sempre secondo Gambero Rosso.
Tra i vini citati ci sono il Castelli di Jesi Verdicchio DOCG Classico Riserva Plenio, un grandissimo Verdicchio da uve coltivate in una vocatissima vigna, nei pressi del borgo di Cupramontana, in provincia di Ancona, nelle Marche, una delle zone d’elezione del Verdicchio.
Troviamo poi il Pelago, un clamoroso uvaggio tra Montepulciano, Cabernet Sauvignon e Merlot, nato negli anni ’90 dalla collaborazione con il celebre enologo italiano Giacomo Tachis e riconosciuto come Migliore Vino Rosso Mondiale dell’Anno al Wine Challenge di Londra nel 1997.
Infine la novità: Verdicchio dei Castelli di Jesi DOC Classico Superiore Vecchie Vigne Historical, sottoposto a 60 mesi di affinamento, e il Maximo, un vino passito unico nello scenario regionale, da uve Sauvignon Blanc intaccate da Botrytis Cinerea Nobile, con sentori esclusivi e davvero complessi.
Da sottolineare, oltre alla vasta scelta di vini, è il team tecnico che lavora alla produzione dei vini, con alla guida Michele Bernetti e il padre Massimo Bernetti che, con Roberto Bianchi, acquisì nel 1968 l’azienda fondata da Gino Umani Ronchi a Cupramontana, Ancona, oggi con sede ad Osimo, sempre in provincia di Ancona.
Il percorso di crescita della cantina è stato impressionante, caratterizzato da un continuo processo di sviluppo, innovazione e modernizzazione, in modo tale da garantire le migliori condizioni possibili per la produzione di vini di qualità, ampliamento della proprietà aziendale e della struttura produttiva e apertura ai mercati internazionali per valorizzare i prodotti enologici locali, tanto che, nel 2015, Michele Bernetti fu nominato Ambasciatore delle Marche del Vino nel mondo durante l’Expo di Milano.
Nel frattempo, l’azienda sta completando il processo di conversione al biologico nei vigneti di proprietà, mentre nel 2022 ha ottenuto la Certificazione di Sostenibilità Ambientale, Economica, Sociale da parte di Equalitas.
Per ultimo, non per importanza, vanno sottolineati altri aspetti, non strettamente vitivinicoli, che hanno contribuito al premio di Miglior Cantina dell’Anno: a partire dal sito internet di Umani Ronchi, estremamente curato e dettagliato, aggiornato e ricco di informazioni per consumatori e addetti ai lavori, decisamente uno dei migliori in circolazione, fino all’impegno e agli investimenti della cantina e della sua proprietà nel settore dell’hospitality.
“Siamo particolarmente soddisfatti. Il riconoscimento di Cantina dell’Anno premia il nostro percorso, la nostra storia, le nostre scelte, e conferma il ruolo di Umani Ronchi tra i grandi marchi del vino italiano. Il premio arriva anche nell’anno di Vecchie Vigne Historical, un vino che esce dopo 5 anni di affinamento e riflette progettualità, intuizione, ricerca, desiderio di esprimere le tante sfaccettature di un territorio e di un vitigno. Tutti elementi che raccontano identità e cultura d’impresa. Continueremo a lavorare in questa direzione, con ulteriori consapevolezze, spinte, e la certezza di avere una grande azienda – famiglia, con un Capitale Umano straordinario, senza il quale non si possono raggiungere obiettivi grandi e ambiziosi”. Michele e Massimo Bernetti
Un percorso virtuoso, quello guidato da Michele Bernetti (Ceo) e suo papà Massimo Bernetti (Fondatore) che ha trovato conferma nei riconoscimenti della critica enologica nazionale e internazionale fin dal 1997, anno in cui il Pelago ’94 vinse l’International Wine Challenge di Londra” e venne decretato come “Migliore Vino Rosso Mondiale dell’Anno”.
Il 2012 è stato l’anno del Verdicchio Vecchie Vigne, premiato da Gambero Rosso come “Vino Bianco dell’Anno”. Nel 2020 Wine Spectator ha eletto Umani Ronchi tra le Migliori Cantine d’Italia, mentre in queste ore arriva il Premio Speciale “Cantina dell’Anno 2024” di Gambero Rosso. Un cammino graduale sempre orientato alla cura e alla valorizzazione del comprensorio agricolo e del patrimonio culturale aziendale, con un’attenzione particolare al benessere delle persone, al rispetto dell’ambiente e delle sue biodiversità: del 2022 e’ la Certificazione di Sostenibilità Ambientale, Economica, Sociale riconosciuta da Equalitas.
Scopri il mosto: cuore della vinificazione e protagonista della tradizione culinaria italiana. Vini, dolci e…
Scopri il Verdicchio Casal di Serra 2022 di Umani Ronchi, uno dei migliori vini italiani…
Negli Stati Uniti si accende il dibattito tra consumo zero e moderazione del vino: rischi,…
Scopri i vignaioli indipendenti della FIVI: qualità, sostenibilità e tradizione al servizio del territorio Piccoli…
Scopri le cantine di design più belle in Italia: architettura moderna, tradizione vinicola e degustazioni…
Scopri perché il tappo degli spumanti ha la forma di un fungo: funzionalità, elasticità del…