Il Consiglio nazionale dell’Unione Italiana Vini (UIV) ha recentemente tenuto un incontro significativo nella storica sede delle Cantine Gancia a Canelli, un luogo emblematico per il settore vitivinicolo italiano. Durante questa riunione, il Consiglio ha discusso e fornito un parere positivo sul nuovo Pacchetto vino, presentato dal commissario europeo all’Agricoltura, Christophe Hansen, il 28 marzo 2025. Questo pacchetto è percepito come un passo importante verso una comunicazione più trasparente e digitale con i consumatori, grazie all’introduzione del QR code, che permetterà l’accesso a informazioni dettagliate sugli ingredienti e sui valori nutrizionali del vino.
La digitalizzazione, che ha assunto un ruolo centrale in molti settori, trova così applicazione anche nel mondo del vino, contribuendo a soddisfare la crescente domanda di trasparenza da parte dei consumatori. Con l’uso del QR code, i produttori di vino possono fornire informazioni in tempo reale e dettagliate, rispondendo così alle esigenze di una clientela sempre più informata e consapevole.
Tuttavia, il tema delle etichette sanitarie rimane un argomento di grande attenzione. Il Consiglio dell’UIV ha chiarito che attualmente non esiste alcun atto giuridico che impedisca l’introduzione di etichette con avvertenze sanitarie. Questa dichiarazione è stata fatta per smentire le notizie circolate di recente sulla stampa, che suggerivano una totale esclusione delle etichette sanitarie dal nuovo pacchetto. La posizione dell’UIV è chiara: l’unica soluzione concreta al momento è l’autoregolamentazione, un approccio che il settore vitivinicolo intende continuare a perseguire.
In questo contesto, l’UIV ha ribadito la sua volontà di promuovere un consumo responsabile di vino. A tal fine, sono stati proposti pittogrammi che avvertono i consumatori riguardo ai rischi associati al consumo di alcol, in particolare per quanto concerne:
Questa iniziativa è sostenuta dal programma europeo “Wine in Moderation”, che mira a sensibilizzare il pubblico sui benefici di un consumo moderato e responsabile.
Un altro tema di rilevanza discusso durante il Consiglio è stato quello dei dazi sul vino americani. Lamberto Frescobaldi, presidente dell’UIV, ha espresso ottimismo riguardo ai negoziati in corso con gli Stati Uniti, evidenziando l’importanza dell’incontro imminente tra la premier italiana Giorgia Meloni e l’ex presidente Donald Trump. Frescobaldi ha dichiarato: “Puntiamo allo zero for zero, ma soprattutto a uscire dal clima di incertezza che frena le relazioni con il mercato americano”. Questo clima di incertezza è stato accentuato dai dazi imposti negli anni scorsi, che avevano colpito in modo significativo le esportazioni di vino italiano.
In questo contesto di relazioni internazionali, l’UIV ha elogiato il ruolo diplomatico del ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che ha incontrato i rappresentanti dell’associazione prima di Vinitaly. Grazie a tali sforzi diplomatici, gli alcolici americani sono stati esonerati dai controdazi europei, un passo che potrebbe facilitare ulteriormente la cooperazione commerciale tra Italia e Stati Uniti.
Durante l’incontro, l’UIV ha accolto anche due nuovi membri nel Consiglio: Fedele Angelillo, amministratore unico di Mack & Schuhle, e Alberto Marchisio, direttore generale di Cadis – Cantina di Soave. La loro entrata rappresenta un arricchimento per l’organizzazione, che punta a rappresentare al meglio le diverse realtà del settore vitivinicolo italiano.
Il Consiglio è stato preceduto da un convegno intitolato “Focus Piemonte: export, consumi di vino e nuovi orizzonti”, che si è svolto il giorno precedente presso le Cantine Fratelli Martini a Cossano Belbo. Questo evento ha messo in luce le opportunità e le sfide per l’export del vino piemontese, una regione rinomata per la sua tradizione vinicola e la qualità dei suoi prodotti. In aggiunta, si è tenuta una cena di gala presso le storiche Cantine Gancia, situate nella patria del Moscato d’Asti, un simbolo del patrimonio vinicolo italiano, che è anche Patrimonio dell’Umanità UNESCO.
Il Pacchetto vino rappresenta quindi un’opportunità significativa per il settore, non solo per migliorare la comunicazione con i consumatori, ma anche per affrontare le sfide legate alla regolamentazione e alla concorrenza internazionale. Con l’introduzione del QR code e un impegno costante per la promozione di un consumo responsabile, l’UIV si prepara a navigare un futuro in continua evoluzione, dove la tradizione e l’innovazione possono andare di pari passo.
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