Il vino

Trebbiano d’Abruzzo, storia e caratteristiche

Un fantastico vino tipico dell’Abruzzo, che nel 2022 ha festeggiato i 50 anni dalla nascita della sua DOC, è il Trebbiano d’Abruzzo, il quale comprende 3 tipologie di vini bianchi: Trebbiano d’Abruzzo versione base, Trebbiano d’Abruzzo Superiore e Trebbiano d’Abruzzo Riserva.

Il Trebbiano è un vitigno molto che ha molta facilità ad adattarsi a condizioni climatiche e terreni differenti, motivo per il quale viene coltivato in più regioni d’Italia. Proprio in base alla regione in cui viene coltivato sviluppa caratteristiche diverse e tratti distintivi particolari. Il nome Trebbiano, quindi, sta a indicare la famiglia dei vitigni e non un vitigno unico, motivo per il quale viene spesso seguito, nel nome, dalla denominazione geografica. Anche la denominazione geografica inserita nel nome, però, non è sufficiente, poiché il Trebbiano, come detto, cambia in base al terreno e alle condizion ambientali, i quali possono essere diversi anche all’interno della stessa regione.

Le origini del vitigno sono misteriose. Si sa, invece, con certezza che fu in epoca romana che il Trebbiano conobbe una grande diffusione e apprezzamento.

Immagine | Pixabay @GiuseppeMosca

Con ogni probabilità, il nome della famiglia di vitigni fu definito in epoca romana per poi subire aggiustamenti linguistici e arrivare a “Trebbiano“.

Negli scritti di Plinio si parla di un “Vinum trebulanum”, dall’aggettivo “trebulanus” e dal sostantivo “trebula”, cioè “casale o fattoria”. Il riferimento è al fatto che il vino bianco che si ricava dal vitigno era molto diffuso tra i vari poderi e fattorie di campagna, oltre ad essere, ovviamente, utilizzato e bevuto dagli stessi contadini.

Da quali vitigni si producono i vini del Trebbiano d’Abruzzo DOC?

I vini DOC Trebbiano d’Abruzzo devono sono ricavati dalle uve dei vitigni a bacca bianca Trebbiano abruzzese e/o Bombino bianco e/o Trebbiano toscano, per almeno l’85%. Per il restante 15% vengono utilizzate le uve di altri vitigni a bacca bianca non aromatici idonei alla coltivazione per l’intero territorio abruzzese, da sole o congiuntamente.

Le caratteristiche del Trebbiano d’Abruzzo

Immagine | Unsplash @Elioto

I vini del Trebbiano d’Abruzzo sono di colore giallo paglierino. Hanno un profilo aromatico costante e molto riconoscibile, intenso e complesso, con sentori di frutti tropicali, pera e pesca, accompagnati da note floreali e minerali e, nelle versioni Superiore e Riserva, da una nota di vaniglia.

Al palato risultano essere freschi ed eleganti, con una buona struttura, un’ottima persistenza e un retrogusto di mandorla.

Quali sono gli abbinamenti migliori?

Per freschezza e mineralità, i vini Trebbiano d’Abruzzo sono ottimi per accompagnare fritture di pesce e grigliate di crostacei, ma hanno la struttura e la complessità giusta per accompagnare anche carni bianche, come pollo e tacchino.

Federico Liberi

Sono laureato in Psicologia dei processi sociali all’Università di Roma “La Sapienza”. La mia più grande passione insieme alla scrittura è il calcio, ma mi piace rimanere informato sullo sport a 360 gradi oltre che sull’attualità e la politica. Nel 2020 è stato pubblicato su Amazon un mio saggio sulla Programmazione Neuro-Linguistica.

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