I tour enogastronomici permettono di abbinare al turismo culturale e alle bellezze paesaggistiche la scoperta dei sapori tipici di una terra. Lasciandosi guidare dai sensi, è possibile scoprire i territori attraverso le loro produzioni vitivinicole d’eccellenza, tra degustazioni e passeggiate nelle vigne.
Da sempre la Toscana è famosa per i suoi vini e il buon cibo. Dall’olio al tartufo, fino al lardo di colonnata o alla chianina, sono molte le specialità che raccontano un territorio vario, dalle Alpi Apuane alla Versilia, dagli Appennini alla Maremma. Una cucina tradizionale saporita da accompagnare con alcuni dei vini più famosi al mondo che qui vengono prodotti, come il Brunello di Montalcino, il Nobile di Montepulciano e i rossi del Chianti.
Distese di ulivi e vigneti a perdita d’occhio. È la Puglia, dove le strade del vino ci accompagnano tra rossi decisi come Primitivo e Negramaro, bianchi raffinati e un rosato tra i migliori al mondo. A tavola poi è da non perdere la zuppa di pesce, ma anche involtini, salsicce e salumi, orecchiette e friselle.
Reperti archeologici testimoniano che la Sicilia è stata una delle prime regioni italiane a conoscere l’enologia. La produzione di vini siciliani DOC e DOCG comprende rossi, bianchi, rosati, liquorosi e spumanti, derivanti dalla coltivazione di vitigni autoctoni; in primis lo Zibibbo, il più antico, importato dai fenici a Pantelleria, ma anche il celebre Nero d’Avola. Numerose le specialità che si possono assaporare sul territorio siciliano, dal pistacchio di Bronte al pomodoro pachino, ma anche il cous cous della zona di Trapani e lo street food palermitano.
In Emilia Romagna nascono molte delle eccellenze gastronomiche per cui l’Italia è famosa nel mondo: parmigiano reggiano, prosciutto di Parma, aceto balsamico, tagliatelle, tortellini. Prodotti e ricette prelibati da gustare con Sangiovese, Lambrusco, Albana e Pignoletto.
Vini bianchi giovani o robusti, vini rossi beverini o da invecchiamento, rosati, spumanti, vini frizzanti, dolci e passiti: il panorama vinicolo veneto offre una grandissima varietà. Tra i più famosi, Amarone, Bardolino, Recioto e ovviamente il Prosecco. Molto varia anche la cucina, dalle sarde in saor ai casunziei, fino ai risotti.
La vinificazione in Sardegna risale almeno al XV secolo a.C. Non solo, un gran numero di vitigni selvatici addomesticati nell’antichità sono coltivati ancora oggi: si tratta dei vitigni autoctoni, cui si affiancano quelli importati nei secoli. Tra i più rappresentativi, Cannonau e Vermentino.
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