Scopri il Torcolato, vino passito dolce del vicentino: caratteristiche, produzione tradizionale e abbinamenti ideali per ogni occasione
Se stai cercando di conoscere meglio il Torcolato, è probabile che tu abbia recentemente acquistato questo vino, lo abbia ricevuto in regalo o ne abbia apprezzato il sapore unico. Questo straordinario vino passito bianco dolce, esclusivo della provincia di Vicenza, rappresenta una delle eccellenze più apprezzate della tradizione vinicola veneta.
Il Torcolato è un vino raro e prestigioso, riconosciuto dal 1995 come una delle tipologie di punta della DOC Breganze, istituita nel 1969. Questo vino passito si distingue per il suo profilo dolce e armonico, capace di conquistare sia i neofiti che i palati più esperti. È un simbolo della tradizione enologica del Veneto, un territorio che sa valorizzare al meglio i suoi prodotti autoctoni.
La produzione del Torcolato è strettamente legata alla provincia di Vicenza, nella regione Veneto, in un’area collinare delimitata dai fiumi Astico e Brenta. Il comune di Breganze è il cuore pulsante di questa DOC, ma il vino viene prodotto anche in altre località, come Bassano del Grappa, Marostica, Lugo di Vicenza e Zugliano.
La zona di produzione si distingue per un terroir unico, caratterizzato da terreni vulcanici ricchi di minerali, ideali per la coltivazione del vitigno Vespaiola. L’esposizione solare ottimale e il clima mite, con estati temperate e inverni moderati, favoriscono la crescita delle uve. A nord, le Prealpi Venete proteggono l’area dai venti freddi, creando un microclima ideale per la produzione di vini di qualità.
Il Torcolato si ottiene esclusivamente dalle uve del vitigno Vespaiola, una varietà a bacca bianca autoctona della provincia di Vicenza. Il nome di questo vitigno deriva dalla parola “vespa”, poiché le sue uve particolarmente dolci attirano questi insetti. La Vespaiola si presta perfettamente alla produzione di vini passiti grazie al suo elevato contenuto zuccherino, che è uno dei tratti distintivi di questa varietà.
La produzione del Torcolato segue una tecnica tradizionale tramandata nel tempo. I grappoli di uva Vespaiola vengono raccolti a mano per selezionare i migliori. Dopo la raccolta, le uve vengono lasciate ad appassire per un periodo di 2-4 mesi in ambienti ventilati. Durante questa fase, i grappoli vengono intrecciati con uno spago e appesi verticalmente alle travi, una pratica nota come intorcolatura.
Il nome del vino deriva proprio da questa tecnica. Il termine “Torcolato” sembra derivare dal latino “torculum”, che significa stringere, oppure dal dialetto, dove “intorcolate” si riferisce all’attorcigliamento delle uve. Questo metodo consente di preservare al meglio la qualità dell’uva e favorire un’asciugatura uniforme, essenziale per ottenere il caratteristico sapore del Torcolato.
Il Torcolato si presenta con un colore dorato intenso, arricchito da riflessi ambrati. Il suo bouquet aromatico è ampio e complesso, con note di miele, frutta secca, albicocca, pera e sfumature di vaniglia. Al palato, il vino è dolce, ma ben equilibrato, con una struttura vellutata e un finale persistente che lo rende indimenticabile.
Il Torcolato si abbina perfettamente a pasticceria secca, crostate di frutta e formaggi stagionati o erborinati. Tuttavia, come molti vini passiti, può essere gustato da solo, come vino da meditazione, ideale per momenti di relax e riflessione.
In passato, il Torcolato era conosciuto come vino Pasquale, perché veniva tradizionalmente commercializzato nel periodo di Pasqua, dopo il lungo appassimento invernale. Era considerato un vino da festa, riservato alle grandi occasioni o alle celebrazioni importanti.
Grazie alla sua ricca tradizione e al suo profilo unico, il Torcolato continua a essere un simbolo dell’eccellenza vinicola veneta, un’esperienza da provare per chiunque apprezzi i vini di qualità.
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