Un’altra settimana difficile per Tesla si è chiusa con un pesante -10% nelle quotazioni delle azioni tra lunedì e venerdì. Questo calo ha segnato una nuova fase negativa per il titolo, che aveva vissuto un periodo di euforia post-elettorale, culminato in una capitalizzazione di mercato impressionante di 1.500 miliardi di dollari, con le azioni che toccavano quasi i 490 dollari per unità. Ora, il valore è sceso attorno ai 260 dollari, registrando una perdita complessiva del 45%. Le aspettative che il legame tra Elon Musk e l’ex presidente Donald Trump potesse conferire ulteriore slancio al titolo si sono dimostrate infondate, dato il deterioramento delle vendite e delle prospettive per il core business di Tesla.
Le azioni Tesla hanno continuato a scendere anche nell’ultima seduta della settimana, portando alla scomparsa dei 700 miliardi di dollari di valore accumulati dopo le elezioni. Le notizie sulle vendite, in calo sia in Europa che in Cina, hanno contribuito a questa spirale negativa. Tesla si trova ora ad affrontare una situazione senza precedenti: per la prima volta in un decennio, ci sono previsioni di una diminuzione annuale delle vendite nel 2024. In Europa, il marchio ha perso notevolmente quote di mercato, e in Cina, il mercato più rilevante per l’azienda, le consegne sono scese drasticamente.
la situazione attuale di tesla
Elon Musk, pur mantenendo la sua posizione di uomo più ricco del mondo con un patrimonio di 330 miliardi di dollari, ha visto il suo capitale ridursi di oltre 150 miliardi dai massimi di fine dicembre. Questo calo non è solo una questione di numeri; rappresenta un cambiamento significativo nella fiducia degli investitori nei confronti di Tesla. La domanda è: cosa serve per risollevare le sorti di Tesla?
Un aspetto cruciale da considerare è la valutazione del titolo. Attualmente, Tesla scambia a 88 volte gli utili futuri, un multiplo che appare sproporzionato rispetto al 21 dell’S&P 500. Questo è un argomento di preoccupazione per molti analisti, poiché la valutazione potrebbe suggerire che il titolo è sopravvalutato, considerando il contesto macroeconomico attuale. Le preoccupazioni riguardanti la crescita economica e la politica commerciale degli Stati Uniti stanno pesando sulle aspettative del mercato.
le previsioni di analisi e vendite
Bank of America ha recentemente rivisto al ribasso il target price di Tesla, portandolo da 490 a 380 dollari, citando una serie di fattori tra cui il calo delle vendite e la mancanza di novità significative, come l’attesissimo modello di auto elettrica economica sotto i 30mila dollari e il Cybercab, il taxi a guida autonoma. Tuttavia, secondo alcuni analisti tecnici, il tracollo potrebbe portare Tesla in una zona di ipervenduto, potenzialmente aprendo la strada a un rimbalzo se dovessero emergere segnali di ripresa nelle vendite o novità entusiasmanti.
Parlando di vendite, è essenziale analizzare i numeri. In Europa, la situazione è critica: a gennaio, Tesla è quasi uscita dalla lista dei 20 marchi più venduti. In Germania, il calo è stato drammatico, con una perdita del 76,5% a febbraio rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. In Cina, le cose non vanno meglio: secondo la Chinese Passenger Car Association, le consegne di febbraio hanno visto un crollo del 49%, con solo 30.688 veicoli venduti rispetto ai 63.238 di gennaio. Al contrario, il concorrente BYD ha registrato un aumento del 161%, con 318.000 veicoli consegnati nello stesso periodo.
prospettive future per tesla
Per la prima volta da quando ha avviato la produzione a Shanghai, Tesla ha registrato vendite inferiori rispetto all’anno precedente. Nel 2023, l’azienda aveva raggiunto 1,79 milioni di vendite globali, un obiettivo che quest’anno sembra già difficile da raggiungere. Le incognite sul futuro di Tesla si moltiplicano, e le preoccupazioni sul suo posizionamento di mercato diventano sempre più pressanti.
Tuttavia, non tutti gli analisti sono pessimisti. Dan Ives di Wedbush, uno dei maggiori sostenitori di Tesla, continua a scommettere sull’azienda. Ha inserito Tesla nella sua lista delle “migliori idee di investimento” e ha fissato un target price di 550 dollari per azione, il più alto tra gli analisti. Ives ritiene che il mercato stia esagerando l’impatto negativo delle incursioni politiche di Musk e sostiene che solo il 5% delle vendite globali di Tesla sarebbe effettivamente a rischio.
In sintesi, Tesla si trova attualmente in una fase di grande incertezza, con un panorama competitivo in rapida evoluzione e sfide interne significative. Mentre la valutazione del titolo resta un tema delicato, gli investitori e gli analisti stanno attentamente monitorando le vendite e le strategie future del colosso automobilistico, sperando in un possibile rimbalzo nel prossimo futuro.