L’arte della degustazione è un’esperienza che coinvolge tutti i sensi, eppure, forse sorprendentemente, il linguaggio utilizzato per descrivere il vino trova un parallelo sorprendente nel mondo del tè. Gli appassionati di tè non esitano a dipingere quadri sensoriali evocativi, parlando di aromi profondi, sensazioni vellutate in bocca e retrogusti sfumati. Questi stessi concetti, una volta riservati alle eleganti note di vini pregiati, ora danzano attraverso le descrizioni delle foglie di tè immerse nell’acqua calda.
A guidarci attraverso questa danza di sapori e aromi è Carine Baudry, esperta di vino e tè che conduce il rinomato centro di formazione sul tè “La QuintEssence” a Parigi. Le sue parole rivelano un universo di somiglianze tra il vino e il tè, andando ben oltre l’aspetto superficiale. Entrambe bevande millenarie, il tè e il vino condividono una storia di profonda influenza dall’ambiente in cui crescono. La pianta, il terreno, il clima e il processo di lavorazione influenzano la complessità di entrambe le bevande. Inoltre, entrambe contengono tannini, composti che, sebbene spesso associati all’amaro nel tè troppo infuso, hanno un ruolo significativo anche nella struttura e nell’aroma del vino.
Baudry ci guida attraverso la delicata arte della degustazione del tè, una pratica familiare a coloro che apprezzano il vino. Esaminare la foglia secca, respirarne l’aroma prima di immergerla nell’acqua calda e sorseggiare con attenzione sono passaggi che ricordano i rituali della degustazione del vino. La presenza di ossigeno durante il sorseggiare aiuta a raffreddare il tè e a rivelare sfumature che altrimenti potrebbero passare inosservate. Come nel vino, la “ruota dei sapori” del tè offre una mappa di note sensoriali, dalle legnose alle fruttate, dalle speziate alle floreali.
L’idea di abbinare il tè al vino potrebbe inizialmente sembrare audace, ma Baudry ci invita a considerare questa fusione come un’esplorazione gustativa avventurosa. Per ottenere il massimo da questa esperienza, suggerisce alcune combinazioni suggestive. Ad esempio, un Riesling si sposa magnificamente con un tè bianco Darjeeling o Nepal, in cui le note floreali e fruttate si intrecciano armoniosamente. Lo sherry trova affinità con tè neri come l’oolong o l’Assam, che presentano tonalità speziate e legnose.
L’arte dell’infusione non si ferma al tè, ma si estende anche all’intrigante mondo della fusione tra tè e alcol. Gli alcolici infusi di tè stanno guadagnando popolarità, dando vita a bevande uniche e sorprendenti. Gli esperimenti di mixologist e artisti culinari hanno portato all’emergere di questa tendenza, in cui il tè arricchisce il profilo aromatico dei liquori, regalasdo un’esperienza raffinata e sfumata.
Intrigante e affascinante, l’unione tra vino e tè offre una straordinaria opportunità di esplorare nuovi orizzonti di sapore e aroma. Unendo le affinità tra queste due bevande, si apre un universo di esperienze sensoriali inaspettate e piacevoli, che stimolano il palato e arricchiscono la comprensione di entrambe le culture delle bevande. L’esperienza di fondere il vino e il tè è come comporre una sinfonia di sapori, pronta ad essere gustata da coloro che desiderano sperimentare qualcosa di nuovo e affascinante.
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