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Eventi

Taste Alto Piemonte, a Novara torna l’evento per scoprire i vini piemontesi

Taste Alto Piemonte, l’evento annuale dedicato ai vini dell’Alto Piemonte, si terrà al castello di Novara da sabato 11 a lunedì 13 maggio.

Taste Alto Piemonte

L’iniziativa enologica riunirà oltre 50 aziende vitivinicole provenienti dalle province di Novara, Vercelli, Biella, e Vco. Durante l’evento, saranno in primo piano le dieci denominazioni di origine del territorio, tra cui le 8 DOC (Boca, Bramaterra, Colline Novaresi, Coste della Sesia, Fara, Lessona, Sizzano e Valli Ossolane) e le 2 DOCG (Gattinara e Ghemme). Gli spazi del castello ospiteranno operatori del settore, stampa e il pubblico per 3 giorni di degustazioni tra i banchi di assaggio. Saranno disponibili anche 5 masterclass dedicate alle diverse denominazioni. Inoltre, la mostra fotografica intitolata “I volti dell’Alto Piemonte” presenterà i primi piani dei produttori in omaggio alle cantine presenti. Per i visitatori, ci sarà un punto ristoro nel cortile del castello, dove i food truck prepareranno piatti e selezioni gourmet. I biglietti di ingresso saranno presto disponibili sul sito web dedicato. Un’occasione imperdibile per immergersi nel mondo dei vini dell’Alto Piemonte.

Grappolo di uva | Foto Unsplash @ Maja Petric

Il vino in Piemonte

Il Piemonte, celebre per i suoi grandi vini rossi, nasconde un tesoro meno noto: gli ottimi vini bianchi e spumanti. Questa regione ha svolto un ruolo fondamentale nello sviluppo dell’enologia moderna italiana. Qui è iniziata una rivoluzione vinicola straordinaria che ha portato l’Italia ai vertici della produzione di vini di alta qualità.
I vini piemontesi, con poche eccezioni, sono monovarietali, cioè prodotti con un’unica varietà d’uva. I coltivatori in Piemonte, sono stati i precursori della zonazione delle aree vitivinicole, introducendo concetti come terroir e cru. Un vino specifico viene prodotto esclusivamente con uve provenienti da un unico vigneto o parcella, il cui nome appare sull’etichetta. Alcune denominazioni piemontesi sono Barolo DOCG, Barbaresco DOCG e Dogliani DOCG. Il territorio di queste denominazioni è suddiviso in zone, all’interno delle quali si individuano le parcelle o cru. (GLI EVENTI DEDICATI AL VINO NEL 2024)

La storia del vino in Piemonte

Il Piemonte, da sempre celebre per i suoi grandi vini, ha una storia vinicola che affonda le radici nelle epoche preromaniche. Le popolazioni celto-liguri furono tra le prime a coltivare la vite in questa regione. Tuttavia, fu la dominazione romana, a partire dal VI secolo a.C., a portare alla vera espansione della viticoltura piemontese. Questo sviluppo continuò anche nel Medioevo, grazie all’opera di vari ordini monastici.
L’impegno dei monaci contribuì a definire le attuali zone vinicole, che spaziano dal Monferrato alla Langa, fino all’Alto Piemonte. Il Nebbiolo, vitigno già noto sin dal 1200 d.C., divenne famoso nel 19° secolo, grazie a personalità come Cavour e i Marchesi di Barolo.
Fino alla prima metà del diciannovesimo secolo, i vini piemontesi erano prevalentemente dolci. Questa tradizione ha ragioni sia commerciali che tecniche. Dal punto di vista commerciale, la maggior parte dei vini veniva esportata grazie alla Repubblica marinara di Genova, via mare. I vini dolci garantivano una maggiore conservabilità durante i lunghi viaggi marittimi.
Sul versante tecnico, il Nebbiolo, principale vitigno piemontese, ha una maturazione piuttosto tardiva. Le cantine, fredde durante le fermentazioni nei mesi di novembre e dicembre, e la mancanza di lieviti selezionati, interrompevano il processo di fermentazione, lasciando nel vino una certa quantità di zuccheri residui.
Questa storia millenaria ha reso il Piemonte una delle regioni vinicole più affascinanti al mondo.

Redazione Vinamundi

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