Questo sistema di chiusura non solo si sta diffondendo rapidamente, ma sta anche guadagnando consensi tra i produttori e i consumatori
Negli ultimi anni, il dibattito sull’utilizzo del tappo a vite nel mondo del vino ha suscitato un crescente interesse. Tradizionalmente, il sughero ha rappresentato il metodo principale per sigillare le bottiglie di vino, ma l’avvento di nuove tecnologie e l’evoluzione delle pratiche agricole hanno portato a una rivalutazione del tappo a vite. Questo sistema di chiusura non solo si sta diffondendo rapidamente, ma sta anche guadagnando consensi tra i produttori e i consumatori, grazie a una serie di vantaggi che meritano di essere approfonditi.
Vantaggi del tappo a vite
Una delle sfide principali nel settore vitivinicolo è quella di sigillare il vino in modo efficace, consentendo al contempo una respirazione controllata. Questo è fondamentale per la corretta evoluzione del vino, che ha bisogno di un equilibrio tra ossigeno e protezione. Mentre il sughero è noto per la sua capacità di permettere un grado di ossigenazione, il tappo a vite offre una soluzione innovativa. Infatti, consente di mantenere la freschezza del vino, riducendo il rischio di ossidazione e garantendo che il prodotto arrivi al consumatore nelle migliori condizioni.
Ecco i principali vantaggi:
- Conservazione ottimale: Il tappo a vite garantisce una chiusura ermetica, proteggendo il vino da contaminazioni esterne;
- Evoluzione controllata: Permette una corretta evoluzione del vino, mantenendo le stesse caratteristiche organolettiche;
- Facilità di apertura: È più semplice da aprire rispetto al sughero, senza il rischio di pezzi di sughero che si rompono e contaminano il vino.
Sostenibilità e innovazione
L’industria del sughero, storicamente concentrata nei paesi mediterranei, come Portogallo e Spagna, si trova ad affrontare sfide significative. Attualmente, circa l’80% delle esportazioni mondiali di sughero proviene da queste regioni, ma le difficoltà legate alla sostenibilità delle coltivazioni stanno spingendo i produttori a esplorare alternative. Carlos Veloso dos Santos, amministratore delegato di Amorim Cork Italia, ha dichiarato che l’azienda sta investendo in metodi di coltivazione innovativi per migliorare la produttività. Tuttavia, il tempo necessario per ottenere un sughero di qualità può arrivare fino a 43 anni, un fattore che rende il tappo a vite un’opzione più attraente nel mercato attuale.
Il tappo a vite è diventato particolarmente popolare, con circa 7 miliardi di bottiglie nel mondo che utilizzano questo sistema di chiusura. Questo aumento è stato guidato dalla crescente consapevolezza ambientale e dalla ricerca di pratiche più sostenibili. Le aziende stanno investendo in tecnologie che migliorano ulteriormente l’affidabilità e la qualità del tappo a vite, rendendolo una scelta virtuosa per i produttori di vino.
Cambiamento della percezione
La percezione del tappo a vite sta cambiando. In passato, era spesso associato a vini di bassa qualità, ma oggi sempre più produttori e consumatori stanno riconoscendo i suoi vantaggi. La Guala Closures ha svolto un ruolo fondamentale in questa evoluzione culturale, contribuendo a sfatare il mito secondo cui il tappo a vite è sinonimo di vino scadente. Con una comunicazione efficace e un’educazione mirata, l’azienda ha dimostrato che il tappo a vite può essere utilizzato anche per vini di alta gamma, senza compromettere la qualità.
I vantaggi del tappo a vite sono molteplici e vanno ben oltre la semplice praticità. La sua capacità di conservare la freschezza e garantire un’evoluzione controllata del vino sta attirando l’attenzione di produttori e consumatori. Con l’aumento delle sfide legate alle coltivazioni di sughero e la crescente domanda di pratiche sostenibili, il tappo a vite si sta affermando come una valida alternativa, capace di coniugare tradizione e innovazione nel mondo del vino.