Il vino

Storie e curiosità sul vino prodotto in Turchia

La Turchia è tra i primi quattro produttori al mondo di uva da vino, tuttavia la produzione di questa bevanda ha una storia recente, complici anche le restrizioni religiose e politiche che ancora oggi vigono in questo Paese. Infatti, solo poco più del 2% degli oltre 8mila chilometri quadrati coltivati a vite sono destinati alla vinificazione. Eppure in questa terra, tra Anatolia e Caucaso, ha origine la vitis vinifera.

Storia del vino turco

Per secoli durante il dominio ottomano, alla popolazione è stato vietato utilizzare le uve per la produzione di vino, l’unico uso consentito era quello da tavola. Nonostante il profondo legame di questo paese con la vite, la produzione di vino ha una storia recente. È solo nel 1925, con la fondazione della Repubblica Turca, che viene consentita la produzione di vino, anche se ancora oggi, in questo paese vigono stringenti limitazioni per la produzione. Proprio per la lunga storia di restrizioni e divieti, la maggior parte delle uve coltivate in Turchia si prestano al doppio utilizzo: da tavola e per la vinificazione.

Immagine | Unsplash @Yifeng Lu

Il vino in Turchia

In questa terra il vino viene prodotto sia da vitigni locali che da vitigni internazionali. Tra i vitigni autoctoni a bacca nera ci sono Öküzgözü e Boğazkere mentre tra quelli a bacca bianca ci sono Emir, Sultaniye e Narince. I vitigni internazioni a bacca nera più coltivati, invece, sono Pinot Nero, Cabernet Sauvignon, Merlot e Syrah. Quelli a bacca bianca Chardonnay, Sauvignon Blanc e Semillon.

Il Buzbağ

Ai piedi del Monte Ararat, in un’area considerata la culla della storia del vino nel mondo, viene prodotto il Buzbağ. Questo vino rosso aromatizzato dell’Anatolia nasce dal vitigni Boğazkere. Talvolta viene prodotto come un icewine: l’uva viene lasciata sulla vite fino all’arrivo del primo gelo e poi, ancora congelata, viene pigiata.

Immagine | Unsplash @Ales Maze

Le zone del vino in Turchia

Oltre la metà del vino turco viene prodotto da vitigni autoctoni, nelle regioni a ovest, verso il mar Egeo. L’area di Marmara, situata tra lo stretto del Bosforo e dei Dardanelli, è una delle zone vinicole più importanti del Paese con circa il 14% della produzione. Qui si trova un clima mediterraneo, come a quello del nord della Greci. Nell’Anatolia mediorientale, tra i fiumi Tigri ed Eufrate, si ritiene fossero piantati i vigneti di Noé. Mentre nell’Anatolia del centro e del sud si produce il 12% del vino turco. Nell’Anatolia del nord, invece, si produce solo il 3% della produzione totale di vino. Questo è dovuto della morfologia del terreno, qui i vigneti si trovano anche a 1.200 metri sul livello del mare.

Redazione Vinamundi

Recent Posts

Trump impone dazi del 30%: l’UIV avverte dei rischi per l’economia

È un momento critico per il settore vinicolo italiano, in seguito all'annuncio da parte degli…

2 ore ago

Italia del Gusto lancia un innovativo cruscotto per rivoluzionare gli appalti nella logistica

L'approvazione del cruscotto informativo per la gestione dei contratti di appalto nella logistica, grazie a…

14 ore ago

60 anni di passione per il vino: l’Ais festeggia con eventi imperdibili nel 2025

Il 2025 si preannuncia come un anno di celebrazioni straordinarie per l’Associazione Italiana Sommelier (Ais),…

14 ore ago

Le guide de L’Espresso si rinnovano: scopri i migliori ristoranti e vini del 2025

Ci sono storie che meritano di essere raccontate oltre i confini nazionali. Storie di passione,…

15 ore ago

Borgo diVino in tour: un viaggio enogastronomico a Grottammare

Dal 18 al 20 luglio 2025, la bellissima Grottammare, nota come la Perla dell’Adriatico, sarà…

17 ore ago

Scopri i vini unici di Mestre Père et Fils a Santenay

Il mio recente viaggio nella storica regione vinicola della Côte d’Or si è concluso con…

17 ore ago