Il vino

Spumante, ecco come sceglierlo in base al grado zuccherino e abbinarlo a tavola

Il grado zuccherino è uno degli elementi fondamentali per classificare gli spumanti. Questa caratteristica influenza non solo il sapore, ma anche il modo in cui il vino interagisce con il cibo

Lo spumante è un vino versatile che trasforma ogni momento in un’esperienza frizzante e allegra, ma come orientarsi tra le diverse tipologie? E soprattutto, come abbinarle ai piatti per esaltare al meglio i sapori? Scopriamo insieme come il grado zuccherino può guidarci nella scelta e nell’abbinamento degli spumanti.

Come scegliere lo spumante giusto

Il grado zuccherino è uno degli elementi fondamentali per classificare gli spumanti. Questa caratteristica influenza non solo il sapore, ma anche il modo in cui il vino interagisce con il cibo.

Spumante | pexels @Nataliya Vaitkevich – Vinamundi.it

Secondo una scala internazionale, gli spumanti si dividono in diverse categorie:

  • brut Nature: il più secco, con meno di 3 grammi di zucchero per litro.
  • Extra Brut: secco, ma con una leggera nota zuccherina (fino a 6 g/l).
  • Brut: equilibrato, con un massimo di 12 g/l.
  • Extra Dry: lievemente dolce, tra i 12 e i 17 g/l.
  • Dry: il più zuccherino della scala, tra i 17 e i 32 g/l.

Questa diversità consente di abbinare lo spumante giusto a ogni portata, dall’aperitivo al dolce, esaltando le caratteristiche di ogni piatto.

Classic o Charmat?

Un altro elemento cruciale per la scelta dello spumante è il metodo di produzione, che influenza struttura, complessità e profilo aromatico.

  • Metodo Classico: prevede una lunga rifermentazione in bottiglia, che regala bollicine fini e persistenti. Gli spumanti ottenuti con questo metodo sono ideali per accompagnare l’intero pasto, grazie alla loro struttura e complessità.
  • Metodo Charmat: la rifermentazione avviene in autoclave, dando vita a vini più freschi e immediati. Questo metodo è perfetto per gli spumanti aromatici e dolci, da gustare con antipasti leggeri o dessert.
  • Metodo Ancestrale: una tecnica tradizionale che produce vini rustici e profumati, ideali per antipasti e piatti dal sapore deciso.

Gli abbinamenti perfetti

Scegliere lo spumante giusto non è solo una questione di zuccheri o metodo di produzione. Ogni bottiglia ha il suo momento ideale a tavola. Ecco qualche consiglio per creare un menù completo, dall’aperitivo al dessert:

  • Aperitivo

Iniziare con uno spumante Extra Brut è la scelta ideale per stuzzichini leggeri, come mozzarelle in carrozza o fritture di pesce. La freschezza di queste bollicine pulisce il palato, preparandolo alle portate successive.

  • Antipasti

Un antipasto a base di piovra e riso venere trova un perfetto alleato in un Metodo Classico come il Solicum Cartizze DOCG. La sua effervescenza bilancia la sapidità del piatto, creando un’armonia gustativa.

  • Primi piatti

Per un piatto di spaghetti con vongole e pistacchi, uno spumante Extra Dry è la scelta ideale. La sua dolcezza moderata si sposa con le note sapide e aromatiche del piatto, esaltandone ogni sfumatura.

  • Secondi piatti

Le cozze alla marinara, dal sapore deciso, richiedono un Prosecco Rosé, la cui aromaticità e persistenza si integrano perfettamente con il piatto.

  • Dessert

Per concludere, le crostatine alla frutta si accompagnano splendidamente a uno spumante Dry, come il Rive di Soligo Millesimato Valdobbiadene. La dolcezza del vino si unisce a quella del dessert senza sovrastarlo, lasciando un ricordo piacevole al palato.

Giuliana Presti

Laureata in Giornalismo e Cultura Editoriale. Scrivo di cinema, cultura e attualità. Amo la fotografia e la buona musica

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