Spumante brut: cosa significa?

Ogni italiano lo sa bene: lo spumante è il vino perfetto per celebrare qualsiasi ricorrenza.

Chi non ama, infatti, festeggiare con un bel brindisi a base di bollicine?

Un vero e proprio must per compleanni, lauree e appuntamenti da ricordare, senza dimenticare ovviamente il sempre tanto atteso brindisi di Capodanno.

Spumante, occhio alle differenze

Dal colore dorato e dal sapore attraente, lo spumante è un prodotto complesso e che nella sua anima racchiude tante sfaccettature diverse.

Non tutti gli spumanti, infatti, sono uguali.

Ne esistono di dolci e di amari, di fermi e di frizzanti, di più o meno corposi.

Oggi proviamo, allora, a capire insieme cosa distingua lo spumante brut, da tutti gli altri. Perché si chiama così? Quali sono le sue caratteristiche?

Bicchieri e bottiglia di prosecco spumante
Foto | Unsplash @CorinaRainer

Spumante brut, perché questo nome?

Termine di derivazione francese, la parola brut può essere tradotta come “fermo, grezzo”.

Per questo, è utilizzata per indicare nello specifico un tipo di spumante secco, dal basso residuo zuccherino.

A distinguere un prosecco brut da uno dry (più dolce) è, infatti, proprio questo aspetto: la concentrazione di residuo di zucchero per litro di prodotto.

In questo caso tale residuo deve essere compreso tra i 6 i 12 g/l.

Un dato che permette immediatamente di capire come il brut sia uno spumante dal sapore più amaro rispetto a un dry, in cui si concentra un maggiore quantitativo di zucchero.

Se possiede un residuo zuccherino inferiore ai 6 g/l, il prosecco assumerà invece la denominazione di extra brut.

Un tipo di spumante ancora più secco e amaro, perfetto per gli amanti di un vino più fermo.

Bicchieri di prosecco spumante
Foto | Pixabay @Fotografie_Reimann

Spumante brut, cosa lo rende speciale?

Per residuo zuccherino si intende lo zucchero che resta all’interno del prodotto al termine delle fasi di seconda fermentazione e presa di spuma ed è proprio questo a distinguere il brut da tutti gli altri.

Ottimo se abbinato a carni bianche o pesci delicati, lo spumante brut si distingue per un sapore secco e con note di acidità, ma nel suo complesso appare sempre equilibrato al palato.

Viene spesso consumato durante aperitivi o dopo cena, dove riesce a far risaltare i sapori dei cibi a cui fa da accompagnamento.

È un vino duttile e tra i più apprezzati da una larga scala di consumatori.

Sia nelle venti regioni italiane che all’estero, dove continua a crescere l’esportazione di questa tipologia di prodotto.

Un’eccellenza tricolore che ha fatto la Storia del nostro Paese e che continuerà a farla.

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