Il 2025 si preannuncia come un anno straordinario per il settore vinicolo italiano, con un calendario ricco di eventi che abbracceranno alcune delle regioni più prestigiose del Paese: Piemonte, Veneto e Toscana. Queste manifestazioni, che si svolgeranno in un contesto di mercato incerto sia a livello nazionale che globale, rappresentano un’importante opportunità per promuovere le eccellenze enologiche italiane.
La stagione degli eventi avrà inizio nel cuore del Piemonte, precisamente nelle Langhe, famose per i loro Barolo e Barbaresco. Il 27 e 28 gennaio si terrà “Grandi Langhe (e il Piemonte del vino)”, organizzato dal Consorzio del Barolo Barbaresco Alba Langhe Dogliani e dal Consorzio del Roero, in collaborazione con Piemonte Land Of Wine. Questa manifestazione si svolgerà alle Officine Grandi Riparazioni di Torino e vedrà la partecipazione di oltre 500 cantine provenienti da tutta la regione.
L’evento non solo metterà in luce le ultime annate di Barolo e Barbaresco, ma offrirà anche una panoramica sulle diverse interpretazioni di varietà autoctone come:
Un vero e proprio tributo al ricchissimo patrimonio vitivinicolo piemontese.
Subito dopo, il focus si sposterà sul Veneto e sulla Valpolicella. Dal 31 gennaio al 2 febbraio si svolgerà “Amarone Opera Prima”, dedicato all’Amarone, il vino più iconico della regione. Presso il Palazzo della Gran Guardia, oltre 70 cantine presenteranno i loro vini a una selezione di giornalisti e operatori del settore provenienti da oltre 25 paesi. Questo evento segnerà anche l’inizio delle celebrazioni per i 100 anni del Consorzio, presieduto da Christian Marchesini.
Il protagonista indiscusso sarà l’Amarone 2020, che debutterà ufficialmente sul mercato. Non mancheranno momenti di approfondimento, come masterclass condotte da esperti del settore e interventi di relatori di spicco, tra cui Carlo Flamini, responsabile dell’Osservatorio del Vino di Unione Italiana Vini.
Dopo il Veneto, il tour enologico porterà i produttori a Parigi, dove dal 10 al 12 febbraio si svolgerà “Wine Paris”, una delle fiere internazionali più importanti del settore. L’Italia, seconda solo alla Francia per numero di espositori, avrà un proprio padiglione che ospiterà oltre 600 produttori. Questa edizione vedrà la partecipazione di nomi di spicco come Santa Margherita, Donnafugata e Lamborghini, oltre alla presenza di collettive regionali come quella della Puglia. Wine Paris rappresenta un’importante vetrina per il vino italiano, che continua a guadagnare terreno nel mercato internazionale.
Tornati in Italia, gli eventi proseguiranno in Toscana, con le “Anteprime di Toscana” che si svolgeranno dal 14 al 21 febbraio. Questo ciclo di degustazioni riguarderà le ultime annate di alcuni dei vini più rappresentativi della regione, come il Vino Nobile di Montepulciano, il Chianti Classico e il Morellino di Scansano. L’evento culminerà con “PrimAnteprima” a Firenze, un’importante occasione per presentare le nuove annate di vini toscani, inclusi quelli di denominazioni meno conosciute ma in rapida crescita, come il Montecucco e il Carmignano.
Le tre regioni coinvolte—Piemonte, Veneto e Toscana—non solo sono famose per la loro tradizione vinicola, ma anche per il loro impatto economico. Nel 2023, queste regioni hanno rappresentato il 66,4% delle esportazioni di vino italiano, con un valore totale di 4,1 miliardi di euro. I dati Istat analizzati da WineNews mostrano un aumento significativo delle esportazioni nel 2024, con il Veneto in testa, seguito dalla Toscana e dal Piemonte. Questo trend positivo è un chiaro indicativo della vitalità del settore, nonostante le sfide poste da un mercato in continua evoluzione.
Il 2025 rappresenta dunque un’opportunità unica per il settore vinicolo italiano, con eventi che non solo celebrano la qualità e la varietà dei vini, ma anche la capacità di innovazione e promozione delle aziende vinicole. Con un mix di tradizione e modernità, questi eventi si pongono l’obiettivo di affermare ulteriormente il vino italiano come protagonista sui mercati internazionali, facendo leva su un patrimonio culturale e gastronomico di inestimabile valore.
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