Silvio Berlusconi e quell’aneddoto sul Lambrusco che in pochi conoscono: ecco svelata qual è la cantina da cui tutti vogliono acquistare.
È di pochi giorni fa la notizia della morte di Silvio Berlusconi, imprenditore e uomo politico italiano spentosi all’età di 86 anni presso l’ospedale San Raffaele di Milano la mattina di lunedì 12 giugno 2023. Grande conoscitore del mondo degli affari e della comunicazione, in pochi sanno che Berlusconi è stato anche un intenditore di vino.
Pur non essendo un gran bevitore, ci sono stati almeno un paio di recenti aneddoti che l’hanno visto al centro insieme ad altre personalità internazionali di spicco all’interno di alcuni episodi legati a delle note etichette vinicole.
Uno di questi risale all’ottobre 2022 ed ha come protagonisti Silvio Berlusconi, Vladimir Putin e un carico di Lambrusco finito sotto accusa.
Secondo quanto emerso da un audio divenuto poi di dominio pubblico, nell’ottobre 2022 Silvio Berlusconi avrebbe offerto in dono un carico di 20 bottiglie di Lambrusco a Vladimir Putin, il quale lo avrebbe a sua volta omaggiato con altrettante bottiglie di Vodka.
Il recente episodio ha di fatto suscitato un enorme scalpore, in quanto avvenuto in una fase in cui i rapporti tra gli Stati Ue ed il Cremlino erano particolarmente tesi e caratterizzati da una serie di restrizioni economiche per via della guerra fra Russia ed Ucraina.
All’epoca dei fatti la portavoce Ue per gli Affari esteri Nabila Massrali aveva commentato l’accaduto spiegando che per quanto gli Stati Membri fossero liberi di condurre contatti bilaterali, questi non avrebbero dovuto tuttavia contraddire le posizioni dell’Ue.
Una chiara accusa che non ha impedito, però, a Silvio Berlusconi di rinnovare la sua storica amicizia con il leader russo. Ma da dove proveniva il famoso Lambrusco finito nel mirino dell’opinione pubblica?
Ebbene, il vino rosso frizzantino tanto amato dal Cavaliere era di produzione dall’azienda vinicola Rinaldini, una celebre cantina del territorio emiliano, situata a Sant’Ilario d’Enza (in provincia di Reggio Emilia) e da cui Berlusconi si è rifornito per anni.
Questa però non è stata la prima volta in cui Berlusconi e Putin sono finiti ‘sotto accusa per una bottiglia di vino‘. Già nel 2015, in occasione di un viaggio del Cavaliere in Crimea, era stata aperta una bottiglia di vino spagnolo da collezione, un Jerez de la Frontera del 1775, del valore di 150 mila dollari appartenente alla cantina degli zar, costando così una denuncia alla direttrice della cantina per appropriazione indebita e sperpero dei beni di stato.
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