La viticoltura italiana continua a dimostrarsi un settore di grande importanza sia economica che culturale. I recenti dati forniti da Censis e Confcooperative, presentati alla fiera Vinitaly, offrono un quadro dettagliato della situazione attuale. La Sicilia si posiziona come la “regina” degli ettari vitati, con oltre 118.000 ettari, che rappresentano il 17,8% del totale nazionale. Tuttavia, è il Veneto a emergere nella classifica della produzione, con un output di 10,7 milioni di ettolitri nel 2024, pari al 22,3% della produzione vitivinicola italiana.
Nel panorama nazionale, Treviso si distingue come la provincia leader nella produzione di vino, mentre Cerignola, in provincia di Foggia, detiene il primato per il vigneto più esteso, con 12.000 ettari dedicati alla viticoltura. Questi dati evidenziano l’importanza e la diversificazione delle regioni italiane nel settore vitivinicolo, ognuna con le proprie peculiarità.
Nel 2024, l’Italia ha registrato una produzione complessiva di 48 milioni di ettolitri, con un incremento del 12,9% rispetto all’anno precedente. Tuttavia, dal 2019 al 2024, si è registrato un calo del 3,7% nella produzione, colpendo tutte le tipologie di vino, ad eccezione dei vini bianchi DOP e IGP, che hanno visto una crescita.
L’Italia può vantare una superficie totale di 693.000 ettari dedicati alla viticoltura, un’area che è una volta e mezza quella del Molise. Dal 2019 al 2024, la superficie vitata ha registrato un incremento del 3,4%, evidenziando l’interesse crescente per la produzione vinicola nel paese. La maggior parte della viticoltura italiana si trova in collina, con una percentuale del 55,5% sulla superficie agricola totale.
Il Veneto continua a confermarsi come leader nella produzione, con una crescita del 0,6% dal 2023 al 2024 e del 3,8% dal 2019 al 2024. Anche la Puglia e l’Emilia-Romagna mostrano segnali di crescita, contribuendo a far sì che queste tre regioni rappresentino più della metà della produzione vinicola nazionale.
Nel 2024, Treviso ha prodotto 5,2 milioni di ettolitri di vino, mentre Verona ha raggiunto i 2,6 milioni. Le prime dieci province italiane per produzione di vino coprono da sole il 51,1% della produzione complessiva, evidenziando un forte accentramento della produzione in alcune aree.
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Vini IGP:
La suddivisione comunale rivela che, sebbene Cerignola si distingua per l’estensione del suo vigneto, sei dei primi dieci comuni per superficie vitata sono siciliani, evidenziando la forte presenza della viticoltura di qualità nella regione. Comuni come Mazara del Vallo, Marsala e Alcamo rappresentano la tradizione vinicola siciliana, mentre comuni toscani come Castellina in Chianti eccellono nella produzione di vini DOP.
Questi dati non solo mettono in luce la varietà e la ricchezza della viticoltura italiana, ma anche le sfide e le opportunità che il settore deve affrontare in un mercato sempre più competitivo e globalizzato.
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