Scorte di vino in calo: a febbraio 2025 si scende a 55,4 milioni di ettolitri

Le scorte di vino nella Cantina Italia continuano a diminuire, ma rimangono a livelli considerevoli. Secondo l’ultimo report dell’Icqrf, al 28 febbraio 2025, le giacenze di vino in Italia si attestano a 55,4 milioni di ettolitri, segnando una diminuzione dell’1,3% rispetto ai 56,1 milioni di ettolitri registrati il 29 febbraio 2024. È fondamentale notare che, nonostante il calo, questa quantità è ben superiore alla media delle vendemmie annue, suggerendo che il mercato ha ancora una notevole disponibilità di prodotto.

In aggiunta a queste giacenze, il report segnala la presenza di 304.612 ettolitri di vino nuovo in fase di fermentazione, con un incremento significativo del 71,4% rispetto all’anno precedente. Questo dato evidenzia una certa vitalità nel settore vitivinicolo italiano, anche se le giacenze di mosti mostrano un calo del 7,1%, attestandosi a 4,5 milioni di ettolitri. Tali informazioni sono fondamentali per comprendere l’andamento del mercato del vino e le eventuali strategie di vendita e produzione che potrebbero essere adottate nei prossimi mesi.

Tipologie di vini in giacenza

Un aspetto interessante del report riguarda la tipologia di vini in giacenza. Le scorte sono fortemente concentrate in vini a Indicazione geografica, con le seguenti percentuali:

  1. 54,8% di vini Dop (Denominazione di Origine Protetta)
  2. 26,5% di vini Igp (Indicazione Geografica Protetta)
  3. Solo 1,3% di vini varietali
  4. 17,5% composto da altre categorie di vini

Questo dato indica una preferenza marcata per i vini tipici italiani, riconosciuti per la loro qualità e tradizione.

Denominazioni di spicco

Tra le denominazioni e le indicazioni geografiche, il Prosecco Doc si distingue nettamente, con 5,3 milioni di ettolitri in giacenza, che costituiscono l’11,8% del totale. Il Prosecco, da anni sinonimo di spumante di qualità, continua a rappresentare un pilastro del mercato vinicolo italiano. Seguono altre denominazioni significative come:

  • Igp Puglia: 2,066 milioni di ettolitri
  • Igt Toscana, Doc delle Venezie, e Montepulciano d’Abruzzo: giacenze che variano da 1,79 a 1,14 milioni di ettolitri

Un’altra denominazione che merita attenzione è il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg, con 889.741 ettolitri in giacenza. Questa zona, famosa per la produzione di Prosecco di alta qualità, ha visto un crescente riconoscimento sui mercati esteri.

Andamento del mercato e prospettive future

Il settore del vino italiano si trova in una fase delicata, in cui l’andamento delle scorte può influenzare le strategie commerciali delle aziende vitivinicole. L’equilibrio tra domanda e offerta è cruciale, soprattutto in un contesto internazionale in continua evoluzione. Il calo delle giacenze, sebbene modesto, potrebbe essere un segnale di una domanda crescente da parte dei consumatori, sia a livello nazionale che internazionale.

Le vendite di vino italiano sono in crescita, con un aumento dell’export che ha visto nel 2023 un incremento significativo, attestandosi su livelli record. Questo trend è sostenuto da un crescente apprezzamento per i vini italiani nei mercati esteri.

Inoltre, l’attenzione verso pratiche sostenibili e la crescita del turismo enogastronomico contribuiscono a rendere il vino italiano un prodotto sempre più desiderato. Le aziende vitivinicole stanno investendo in pratiche agricole più sostenibili e innovative, attirando l’interesse di una clientela sempre più consapevole.

Con l’avvicinarsi della vendemmia 2025, le aziende vitivinicole italiane si preparano ad affrontare le sfide del mercato con strategie che potrebbero includere l’ottimizzazione della produzione. Le scorte attuali, pur essendo elevate, richiederanno una gestione oculata per garantire che il vino italiano continui a brillare sui mercati globali.

Il report “Cantina Italia” non solo offre un quadro dettagliato dello stato delle scorte, ma rappresenta anche un importante strumento di analisi per gli operatori del settore. Con il volume di vino ancora disponibile, le prospettive per il mercato sembrano positive, a patto che le aziende sappiano adattarsi alle dinamiche del settore e alle esigenze dei consumatori.

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