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Scopri le 9 migliori Tintilia premiate dal Gambero Rosso, con una sorprendente new entry Tre Bicchieri

La Tintilia rappresenta un vero e proprio tesoro enologico del Molise, l’unica regione italiana a rivendicare questo vitigno autoctono. Nonostante il Molise sia la seconda regione più piccola d’Italia, il suo territorio è ricco di diversità paesaggistica, con montagne, colline e una breve costa affacciata sull’Adriatico. Qui, tra le province di Campobasso e Isernia, la Tintilia ha trovato il suo habitat ideale. Riconosciuta come DOC nel 2011, questa varietà ha saputo resistere nel tempo, affrontando diverse sfide.

La Tintilia è nota per la sua capacità di adattarsi a climi freddi, ma la sua bassa produttività contribuisce alla sua rarità. Produce uve di un caratteristico colore nero-bluastro, dando vita a vini intensi e complessi. Il profilo aromatico è ricco di note speziate e sentori di frutta rossa, mentre in bocca si caratterizza per una buona acidità e tannini robusti. Questi elementi rendono la Tintilia un vino ideale per un affinamento medio-lungo, esaltando la morbidezza e la bevibilità. Si abbina perfettamente a piatti come l’agnello, le carni grigliate e le preparazioni alla cacciatora, rappresentando una scelta raffinata per ogni occasione.

Le origini della Tintilia

Le radici della viticoltura in Molise affondano nei tempi antichi, risalendo ai Sanniti e successivamente ai Romani, che espandevano la coltivazione della vite. Si stima che la Tintilia sia stata introdotta nella regione durante la dominazione spagnola nel Settecento, derivando il suo nome dalla parola spagnola “tinto”, che significa rosso. Nel corso dell’Ottocento, la Tintilia era l’uva più diffusa nella regione, ma nel dopoguerra ha rischiato di scomparire a causa dell’introduzione di vitigni più produttivi e del progressivo abbandono delle vigne tradizionali.

Negli ultimi decenni, si è assistito a un risveglio dell’interesse verso questo vitigno, grazie a produttori appassionati che hanno investito nel recupero della Tintilia e nella sua vinificazione in purezza. Oggi, il vitigno è tornato a occupare un posto di rilievo nel panorama ampelografico italiano, con vini che si distinguono per qualità e unicità.

La new entry tra i Tre Bicchieri

Un’importante novità di quest’anno è l’assegnazione dei Tre Bicchieri al “Molise Tintilia 200 Metri 2023” della cantina Tenimenti Grieco. Questa cantina si unisce così a un ristretto gruppo di 52 cantine che hanno ottenuto per la prima volta questo prestigioso riconoscimento. Accanto a questo nuovo arrivato, il classico “Don Luigi Riserva ’20” della cantina Di Maio Norante continua a rappresentare l’eccellenza molisana.

Le migliori Tintilia degustate

Il Gambero Rosso ha selezionato diverse etichette di Tintilia che hanno ottenuto i Tre Bicchieri, i Due Bicchieri Rossi e Neri nella guida Vini d’Italia 2025. Tra queste, la Tintilia 200 Metri di Tenimenti Grieco si è distinta per la sua freschezza e complessità. L’annata 2023 si presenta con aromi che richiamano ciliegie rosse e lamponi maturi, arricchiti da un accenno pepato. La bocca è tesa e croccante, rendendo il vino molto bevibile, senza compromettere la sua complessità.

Altre etichette degne di nota includono:

  1. Tintilia ’21 di Tenute Martarosa: premiata per il miglior rapporto qualità-prezzo nel Molise, con note di ciliegia matura e frutti di bosco.
  2. Tintilia 66 di Claudio Cipressi, annata 2019: presenta un profilo aromatico che mescola olive nere e macchia mediterranea a note di prugna e ciliegia.
  3. Tintilia Macchiarossa ’19: caratterizzata da un impasto di mirtilli e un accenno ferroso, rivelando una buona materia e volume.
  4. Tintilia “La Lana ’20” di Campi Valerio: offre un profilo aromatico intrigante, ricco di erbe officinali e liquirizia.

Attraverso queste selezioni, il Gambero Rosso celebra non solo la Tintilia, ma anche il potenziale enologico del Molise, invitando i consumatori a riscoprire e valorizzare un patrimonio vinicolo unico e affascinante.

Redazione Vinamundi

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