Scopri la nuova era del Morellino di Scansano DOCG: la versione Superiore e le novità del disciplinare di produzione

Negli ultimi giorni, il Morellino di Scansano DOCG, un vino simbolo della Toscana, ha fatto notizia per una serie di cambiamenti significativi nel disciplinare di produzione. Il Consorzio di Tutela ha ufficialmente annunciato l’introduzione di una nuova tipologia di vino, il Morellino di Scansano DOCG Superiore, insieme ad altre modifiche che promettono di elevare ulteriormente la qualità e la reputazione di questa pregiata denominazione. Il Morellino di Scansano, noto per il suo profilo aromatico complesso e la capacità di esprimere il terroir della Maremma toscana, ha sempre rappresentato un punto di riferimento nel panorama vinicolo italiano. Le novità introdotte dal Consorzio hanno suscitato un grande interesse nel settore e tra gli appassionati di vino, offrendo nuove opportunità per i produttori e per i consumatori.

Morellino di Scansano DOCG Superiore

L’introduzione del Morellino di Scansano DOCG Superiore segna un passo importante nella valorizzazione di questa denominazione. Questa nuova tipologia si aggiunge alle versioni già esistenti, ovvero il Morellino di Scansano Annata e il Morellino di Scansano Riserva. Il Morellino di Scansano DOCG Superiore si distingue per regole produttive più rigorose, pensate per garantire un vino di qualità superiore.

In particolare, per la versione “Superiore”, sono previsti i seguenti requisiti:

  1. Resa massima di 70 quintali per ettaro, rispetto agli 80 quintali consentiti per la versione base.
  2. Titolo alcolometrico minimo di almeno 13% vol, conferendo al vino una struttura più robusta.
  3. Immissione al consumo consentita solo a partire dal 1 gennaio del secondo anno successivo alla vendemmia, a differenza della versione base.

La composizione ampelografica resta invariata: almeno l’85% di Sangiovese e un massimo del 15% di altri vitigni a bacca nera non aromatici, autorizzati in Toscana. La maggiore cura nella produzione si traduce in un vino più ricco e complesso, capace di esprimere un profilo aromatico più profondo e sfaccettato, con una struttura gustativa che invita a una riflessione più attenta.

Altre modifiche del disciplinare di produzione

Oltre all’introduzione del Morellino di Scansano DOCG Superiore, il Consorzio ha introdotto altre importanti modifiche al disciplinare, in particolare per la tipologia Riserva. Queste modifiche sono state pensate per garantire un vino che risponda a standard qualitativi sempre più elevati.

Tra le principali novità, si segnalano:

  1. Aumento della percentuale di Sangiovese nel Morellino di Scansano Riserva, che passa dal 85% al 90%.
  2. Riduzione della resa per ettaro, limitata a 60 quintali, per migliorare la qualità delle uve.
  3. Incremento del titolo alcolometrico volumico minimo naturale per i vini con menzione Riserva.

Queste modifiche, approvate dal Consorzio di Tutela del Morellino di Scansano, devono ora passare al vaglio del Comitato Nazionale Vini e del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali (MIPAAF) per l’approvazione definitiva. Si tratta di un passo importante per il futuro della denominazione, che, con queste nuove normative, si preannuncia in grado di offrire vini ancora più rappresentativi del territorio e della tradizione vitivinicola toscana.

La comunità dei produttori e gli appassionati di vino accolgono con entusiasmo queste novità, che non solo mirano a migliorare la qualità dei vini, ma anche a valorizzare l’immagine del Morellino di Scansano nel panorama internazionale. Con un mercato sempre più competitivo, l’adozione di standard elevati rappresenta un’opportunità per il rilancio e la promozione di questa storica denominazione.

In un contesto in cui la domanda di vini di alta qualità è in costante crescita, il Morellino di Scansano DOCG si prepara a rafforzare la sua posizione, promuovendo l’eccellenza e la sostenibilità, elementi chiave per il futuro del vino in Toscana e nel mondo.

Change privacy settings
×