Milano è una città che si distingue per la sua vivacità gastronomica. Sin dagli anni Sessanta, la capitale lombarda ha accolto le più celebri cucine italiane e internazionali, creando un panorama culinario di grande prestigio. Tra le varie correnti gastronomiche che hanno animato la scena milanese, la cucina cinese ha avuto un impatto significativo, a partire dagli anni Settanta. Fu in quel periodo che i milanesi iniziarono a conoscere piatti iconici come il pollo con funghi e bambù, il maiale in agrodolce e gli immancabili involtini primavera, sostituendo progressivamente i tradizionali panini milanesi, come le michette.
Nel corso degli anni, intere famiglie di origine cinese hanno aperto ristoranti, diventando parte integrante del tessuto sociale e culturale della città. Le seconde e terze generazioni di queste famiglie hanno continuato a portare avanti l’attività, contribuendo a creare un’offerta gastronomica variegata e ricca di sapori. Tra le storie che meritano di essere raccontate, spicca quella di Fabrizio Zhou, un giovane intraprendente di origini cinesi, che ha deciso di intraprendere la carriera nella ristorazione.
La storia di Fabrizio Zhou
Fabrizio è nato a Reggio Emilia, ma si è trasferito a Milano da bambino con la sua famiglia, che aveva l’ambizione di sviluppare un progetto imprenditoriale nel settore della ristorazione. Nel 2012, lo zio di Fabrizio, Yang YuZhu, ha aperto il primo ristorante “Xi’an” in via Procaccini, dando il via a una serie di successi che si sono moltiplicati negli anni. Seguirono altri due indirizzi, uno in via Bramante e un altro in via Andrea Doria, inaugurato nel 2021 in società con il cognato Cai Yongyue. Questo progetto è ancora in espansione, con la prospettiva di aprire nuovi ristoranti a Milano e persino uno a Torino.
A soli vent’anni, Fabrizio ha scelto di entrare nel mondo della ristorazione, non solamente come un semplice membro della famiglia, ma con un atteggiamento imprenditoriale. La sua presenza nei vari ristoranti è attiva; è coinvolto nella gestione e propone idee innovative per migliorare l’offerta. La cugina Celeste Hu, che gestisce una paninoteca nel cuore di Milano, a pochi passi dal Duomo, ha trovato in Fabrizio un prezioso alleato.
Ambizioni e progetti futuri
Ma l’ambizione di Fabrizio non si ferma qui. Con coraggio e lungimiranza, è diventato socio di un altro ristorante, “Sa Pintadera”, uno dei migliori locali sardi della città, situato in via Albertini a Chinatown. Questo ristorante è frutto della passione di Emanuela e Eleonora Troisi per la Sardegna e, allo stesso tempo, rappresenta un ponte tra culture, unendo la tradizione culinaria sarda con quella cinese.
Fabrizio ha grandi sogni per il futuro: “Vorrei aprire uno spazio dove convivano arte e storia della regione di Xi’an, magari con un piccolo museo o una galleria d’arte, insieme alla ristorazione tipica e a una scuola di cucina cinese.” Questa visione non solo arricchirebbe l’offerta culturale e gastronomica di Milano, ma rappresenterebbe anche un passo significativo verso una maggiore integrazione e multiculturalità.
La cucina di Xi’an
La cucina di Xi’an è particolarmente interessante e rappresenta una delle espressioni più ricche della tradizione culinaria cinese. Situata nel cuore della Cina, la città di Xi’an è famosa non solo per la sua storia, ma anche per la sua gastronomia, che trae origine da tradizioni antichissime e dalla sua posizione lungo la Via della Seta. La cucina di Xi’an è caratterizzata da piatti saporiti e sostanziosi, con ingredienti freschi e preparazioni artigianali.
Il ristorante di Fabrizio in via Andrea Doria offre un menù interamente dedicato a questa tradizione. Tra i piatti più rappresentativi si trova il “roujiamo”, un panino croccante ripieno di carne di maiale saltata con peperoni verdi e coriandolo, che rappresenta uno dei cibi di strada più amati di Xi’an. Altri piatti imperdibili includono:
- Tagliatelle “biangbiang”: lunghe e spesse, servite con carne di maiale o manzo e verdure.
- Zuppa di agnello: perfetta da gustare intingendo il pane “Yangrou”, anch’esso fatto in casa.
- Youpo mian: tagliolini conditi con olio e salsa piccante, intensi e dal sapore deciso.
Anche gli altri ristoranti della catena Zhou offrono piatti della cucina cinese di alta qualità, con una particolare attenzione alla preparazione e alla presentazione. In via Bramante, ad esempio, sono molto apprezzate le pietanze cotte in casseruola di terracotta, mentre il ristorante in via dell’Unione propone un panino chiamato “SOS”, un roast-beef con insalata e salsa dello chef, che sta riscuotendo un grande successo tra i clienti.
Il talento di Fabrizio Zhou e la sua visione per la cucina di Xi’an rappresentano una parte importante della storia gastronomica di Milano, dimostrando come la ristorazione possa essere un veicolo di cultura e integrazione.